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Cairo attacca Lotito: «Perché fai il tutor di Tavecchio?»

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TORINO - "Parlare di killeraggio mediatico è totalmente improprio: non è un killer chi esprime posizioni differenti da quelle di Lotito": così il presidente del Torino, Urbano Cairo, risponde al collega della Lazio a due...

redazionecittaceleste

TORINO - "Parlare di killeraggio mediatico è totalmente improprio: non è un killer chi esprime posizioni differenti da quelle di Lotito": così il presidente del Torino, Urbano Cairo, risponde al collega della Lazio a due giorni dal voto in Figc. "Non capisco tutta questa attività di tutore che Lotito fa nei confronti di Tavecchio - dice Cairo all'Ansa -, sa benissimo difendersi da solo. È un'attività che svilisce la figura di Tavecchio", prosegue Cairo che parla di "conflitto di interessi" nel caso Lotito puntasse a fare il vicepresidenteIL PARERE - "Mi sono stupito di vedere Lotito all'assemblea di Serie B - spiega ancora Cairo -: lui è un consigliere di Lega come tanti, non vedo il motivo per cui dovesse partecipare ad una assemblea in cui non c'entra nulla, a meno che non possieda una società di Serie B". "Se ha fatto delle promesse a nome della Lega di A - puntualizza il presidente del Torino - ha sbagliato, perché non ha nessun titolo per farlo. Non vorrei che tutto questo fosse legato al fatto che Lotito ha ambizioni in sede federale. Leggo che vorrebbe fare il vicepresidente o il delegato per il club Italia: sarebbe un gravissimo conflitto di interesse essendo lui il presidente di una società di Serie A".LA VOLATA -  In mattinata il presidente di Lazio e Salernitana aveva detto "Ritengo che Carlo Tavecchio abbia un consenso tale da poter fare il presidente della Figc, nonostante tutte le pressioni mediatiche e questo atto di killeraggio elettorale che è stato messo in campo da persone con fini che non hanno nulla a che fare col calcio".Lotito, tra i principali sostenitori della corsa alla presidenza federale del numero uno della Lega, non ha dubbi sul'esito dell'urna. "Il documento firmato dai 9 club di Serie A con cui hanno chiesto un passo indietro a Tavecchio e Albertini? Innanzitutto non sono convinto siano nove perché ritengo che alla fine diversi di questi voteranno per Tavecchio - scommette il patron biancoceleste intervistato da 'Sport Mediaset' -. A contare sono i documenti ufficiali, non quelli fatti circolare ultimamente da quei club che avevano sottoscritto e votato in Lega il programma redatto di concerto con tutti i presidenti e che poi è stato recepito da Tavecchio. Questa mancanza di consenso a posteriori non trova riscontro poi in termini di statuto, per modificare una delibera servono 14 voti, non certo 9. Ripeto: vedrete che lunedì diverse persone che hanno firmato quel documento si accorgeranno di essere state tratte in inganno e voteranno Tavecchio". "Albertini? Fa un po' come Fedro con l'uva - aggiunge Lotito parlando dell'altro candidato, pronto a ritirarsi nel caso in cui dovesse farlo Tavecchio -. Avrebbe dovuto fare questo ragionamento un mese fa, e non oggi che i club che pensava lo stessero preferiscono abdicare a un diritto-dovere, ovvero l'elezione del proprio rappresentante all'interno dell'istituzione, richiedendo un commissario che sarebbe un atto estremamente antidemocratico e creerebbe solo problemi alla Federazione". Chiusura dedicata alle tante voci che riguardano proprio Lotito e il suo futuro coinvolgimento nel palazzo di via Allegri: "Io vicepresidente con delega alla Nazionale? Sono tutte fantasie, adesso quello che conta è raggiungere l'obiettivo e cioè l'elezione di Tavecchio, anche con un voto". (CorrieredelloSport.it)