Trovato con dosi di droga, in manette l’ultrà Toffolo

ROMA - Lo hanno beccato con diverse dosi di marijuana e cocaina mentre passeggiava in strada in compagnia di un amico minorenne. Poi i finanzieri sono andati nella sua abitazione e hanno scoperto altre dosi di droga nascoste nel bagno. È finito così in manette l’ex leader degli Irriducibili, gruppo ultras della Lazio, Fabrizio Toffolo. Oggi verrà processato per direttissima. Ieri la guardia di finanza l’ha fermato in via Appia Nuova, a due passi dal cinema Maestoso: Toffolo camminava tranquillo in compagnia di un minorenne con addosso sei dosi di marijuana e due di cocaina. In una successiva perquisizione a casa dell’ex capo ultras della curva Nord, la finanza ha poi trovato, nel bagno dell’appartamento, 110 grammi di marijuana e un bilancino digitale di precisione. Insomma tutto materiale che faceva supporre ad un’attività di vendita degli stupefacenti. Per questo il sostituto procuratore Elisabetta Ceniccola lo accusa di detenzione ai fini di spaccio e per oggi è fissato il processo in direttissima.

Tra i fondatori degli Irriducibili nel 1987, Toffolo ne diventa uno dei leader fino al 2010 quando esce dal direttivo della tifoseria organizzata della Lazio. Nel mezzo due gambizzazioni nel giugno del 2013 e ancor prima nell’agosto del 2007. Si tratta di giorni comunque decisivi per Toffolo dal momento che il nove ottobre è attesa un’altra sentenza contro l’ultras biancoceleste che tentò insieme ad altri ex Irriducibili la scalata alla Lazio a suon di minacce contro il presidente del club biancoceleste Claudio Lotito nel 2006. Tentata estorsione e aggiotaggio i reati per i quali la procura ha chiesto 8 anni di carcere e su cui i giudici della sesta sezione si esprimeranno tra dodici giorni. (Repubblica)

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