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FOCUS – Lazio, quando la classe non è acqua anche in panchina

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ROMA – I campioni, sono proprio loro che con un guizzo della loro classe possono spostare gli equilibri in uno sport bello e intenso come il calcio. Qui alla Lazio ne sono passati tanti che, oggi, hanno trasmesso in panchina quello che mettevano...

Federico Terenzi

ROMA – I campioni, sono proprio loro che con un guizzo della loro classe possono spostare gli equilibri in uno sport bello e intenso come il calcio. Qui alla Lazio ne sono passati tanti che, oggi, hanno trasmesso in panchina quello che mettevano sul prato verde.

MANCIO & MIHARoberto Mancini, il marchio di fabbrica era il colpo di tacco, si faceva rispettare dagli arbitri. Oggi è stato chiamato da Thohir per ricostruire l'Inter e riportarla ai fasti di un tempo. La difesa è stata ricostruita, a centrocampo è arrivato Kondogbia, in avanti il giovane Icardi non farà rimpiangere i vecchi bomber nerazzurri. Mihajlovic, la dinamite nel piede ai tempi della Lazio, è un sergente di ferro anche in panchina. Il Milan lo ha voluto fortemente per ripartire dalle ceneri di quello lasciato da Filippo Inzaghi.

EL CHOLODiego Pablo Simeone è uno che può vantarsi con gli amici al bar di aver vinto un titolo di Spagna da giocatore e allentore con l'Atletico Madrid, mica Barcellona o Real Madrid. Si avete capito bene, uno che all'ultimo minuto di recupero, si è visto sfuggire tra le mani anche una Champions League. A lui le sfide sono sempre piaciute, era capace di scendere in campo con una benda fasciata ancora intrisa di sangue. L'Atletico incarna il suo spirito guerriero, la “garra”, tipica Argentina, con il sangue che ti scorre nelle vene, tutto muscoli e polmoni. La sfacciataggine di chi non ha problemi a sbatterti in faccia i cocones.

TRACTORITOAlmeyda sogna la Lazio. Prima ha risollevato il River dalle polveri della segunda division, ora ha finito il suo percorso con il Banfield. Ancora oggi i tifosi della Lazio hanno impressa davanti agli occhi quella sfera che, dalla linea di centrocampo, si è andata ad infilare sotto l'incrocio dei pali della porta difesa da Buffon, mica uno qualunque.

DAL PORTOGALLO CON AMORE - “Ohhh, meo amigo Conceicao”, è lui con un destro potente a far tremare le certezze della Vecchia Signora in quella notte d'agosto. Li i tifosi della Lazio capirono che la loro squadra stava diventando grande. Oggi Sergio Conceicao allena lo Sporting Braga che lo ha fatto sudare e come: dopo la vittoria in Coppa di Portogallo, ha accettato la sfida di correre per 24 miglia. Fernando Couto invece prima ha ricoperto il ruolo di dirigente sportivo, prima di tornare a fare il vice allenatore proprio con lo Sporting Braga: il rchiamo dell'odore dell'erba e la puzza di calzini nello spogliatoio era troppo forte.

EL PRESIDENTE – Poi la luce, il faro, quello che sapeva indicarti la via del gol. Aveva la calamita al posto dei piedi e il radiocomando al posto dei passaggi. Juan Sebastian Veron, la Brujita, il pirata capace di sacchggiare i cuori di migliaia di tifosi. Dopo aver vinto con la Lazio, è tornato all'Estudiantes dove ha rivnto una Libertadores, proprio come aveva fatto il padre. Oggi ha deciso di mettersi dietro una scrivania, è diventato il presidente del club che ha sempre amato.