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LE PAGELLE DEL DIRETTORE – Pochissime sufficienze, Lazio disastrosa!

Notizie Lazio: pagelle direttore

Le pagelle del direttore Stefano Benedetti

redazionecittaceleste

Reina: 6 Non può nulla per evitare lo sfortunato autogol di Lazzari. Al 46esimo minuto esce dai pali con i tempi giusti e con una grande parata sbarra la porta a Zaccagni che dopo pochi secondi avrebbe potuto portare i gialloblu sul 2-0. Al 67esimo non riesce a rimediare all’orrore di Radu che permetterà al Verona di portarsi in vantaggio.

Parolo: 5.5 Scende in campo alla destra di Acerbi, giocando con astuzia e intelligenza tattica. Ha già dimostrato di poter giocare in tutti i ruoli e anche questa volta la sua è complessivamente una buona prestazione.

Acerbi: 6 Viene schierato in campo al centro del pacchetto difensivo. Dopo pochi minuti comincia a toccarsi la coscia spaventando Inzaghi già a corto di difensori. Al 28esimo viene sostituito. Al suo posto subentra Hoedt.

Radu: 4 Scende in campo alla sinistra di Acerbi. Si vede poco. Al 67esimo con un retropassaggio molto ingenuo serve il pallone sui piedi di Tameze che non deve far altro che anticipare Reina e metterla dentro.

Lazzari: 6 Anche oggi riempie il serbatoio del motorino e comincia a sgasare sulla fascia destra. Corre senza fermarsi mai. È talmente veloce che diverse volte raggiunge il fondo del campo, crossa ma al centro dell’area di rigore avversaria non c’è nessuno. Neanche i suoi compagni riescono a reggere il suo passo. Al 45esimo è sfortunato. Devia la conclusione di Dimarco e spiazza Reina. 15 minuti dopo riesce a farsi perdonare servendo al Panterone l’assist che porterà al momentaneo pareggio biancoceleste. All’80esimo viene sostituito. Al suo posto entra Fares.

Leiva: 6 Si posiziona davanti alla difesa. Gioca una partita insipida. Cerca di mettere ordine in un centrocampo che è un susseguirsi di errori tecnici. Fa quel che può ma questa volta purtroppo non riesce ad essere determinante come al solito. Nel secondo tempo si sveglia e comincia a giocare a calcio. Al 64esimo viene sostituito. Al suo posto entra Escalante.

Hoedt: 6 Entra in campo al 28esimo minuto al posto dell’infortunato Acerbi. Si posiziona al centro della difesa e con determinazione e senso della posizione protegge la sua porta con il coltello tra i denti.

Escalante: 5 Subentra al 64esimo al posto di Leiva. Sta trovando più spazio in mezzo al campo nelle ultime partite. Prova a mettersi in mostra ma non riesce ad emergere come vorrebbe.

Fares: SV Subentra all’80esimo al posto di Lazzari.

Notizie Lazio - Lazio-Verona, Marusic

Milinkovic: 4 Poteva e doveva essere la sua partita. La classica gara in cui avrebbe dovuto caricarsi sulle spalle tutti suoi compagni ma purtroppo la sua è una gara del tutto insapore condita da un errore a centrocampo da dove è scaturito il gol del Verona

Akpa Akpro: 5.5 Un inizio frizzante di gara lasciava presagire ad una gara interessante ma con il passare dei minuti è andato piano piano a spegnersi rendendo vulnerabile il centrocampo.

Pereira: Sv

Marusic: 4.5 Non si vede mai...o quasi. È vero, gioca in una posizione che non gli appartiene ma questa sera per buona parte della gara ha vagato per il campo alla ricerca di una posizione che non è riuscito mai a trovare

Caicedo: 7 Si vede poco nel primo tempo per poi regalare un gran gol ai tifosi della Lazio stoppando il pallone di destro per poi trovare l’angolo con un sinistro micidiale. Stessa dinamica del gol segnato alla Juventus. Inzaghi lo sostituisce nel cuore della ripresa con Correa

Correa: 5 entra al posto di Caicedo a metà del secondo tempo ma non riesce a cambiare la gara della Lazio

Immobile: 5.5 La sua generosità non si discute...mai. Questa sera però dopo aver fallito un gol abbastanza clamorosamente nel primo tempo nella ripresa non è riuscito a far valere le sue doti di cecchino. Può succedere

Inzaghi: 5 Vista la posizione di Parolo costretto a giocare in difesa in molto questa sera non si sarebbero meravigliati di vedere una Lazio con la difesa a quattro. Di sicuro la Lazio non ha perso per questo motivo visto che i “festeggiamenti” post Champions League di sicuro hanno minato il rendimento psicofisico di una Lazio letteralmente irriconoscibile e nervosa