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Poche idee e troppi cerotti, La Lazio si inchina alla Sampdoria: è 3-0

La Lazio perde, male, contro la Sampdoria

redazionecittaceleste

A leggere la formazioni di oggi era normale storcere il naso, stringere i pugni e sperare in bene. Se avete sperato, purtroppo, non è bastato. La Lazio che scende in campo a Genova, contro la Sampdoria, è una squadra piena zeppa di cerotti, troppe le defezioni per Inzgahi che si vede costretto a schierare un 11 totalmente inedito con Parolo quinto di destra e Hoedt - forse non ancora in condizione - titolare sul centrosinistra. Le cose si mettono male fin da subito, e non accennano mai a riprendersi, nemmeno per la pura parvenza. Sono due, nell'arco di tutto il match, le occasioni per la Lazio: una combinazione molto bella, al 69' tra Muriqi e Correa (fuori di poco il diagonale del Tucu) ed una conclusione da fuori area di Milinovic, larga.

Il primo gol è di Quagliarella e vede la complicità prima di Parolo che proprio non riesce a tenere il velocissimo Augello, e poi di Hoedt che marca malissimo - anzi, non marca proprio - il capitano doriano il quale di testa mette in porta. Augello si supera aggiungendo all'assist il gol del 2-0 con un sinistro a limite dell'area, sugli sviluppi di un corner, dove non arriva Strakosha. Il colpo di grazia porta la firma di Damsgaard il quale approfitta di un vero e proprio caos a tinte biancocelesti: in area di rigore prima Patric poi Vavro non riescono a spazzare via la palla e sono costretti a vedere l'avversario mettere in rete. Una scena da isteria di massa, anzi, isteria d'area di rigore. La Lazio si inchina e, ahi noi, non ricordiamo parate di Audero. Poche idee e troppi cerotti. Finisce 3-0 a Marassi.