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Milan, Giampaolo sempre più vicino. Portanova: “Merita il salto di qualità”

In queste ore, il profilo di Giampaolo viene accostato prepotentemente al Milan, come successore di Gattuso. La redazione di Milanews.it ne ha parlato in esclusiva con Daniele Portanova

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ROMA - Marco Giampaolo continua a fare gola a  molte squadre di Serie A: Lazio e Milan monitorano la sitazione e sono pronte a darsi battaglia nel caso in cui Inzaghi dovesse partire.  In queste ore, il profilo di Giampaolo viene accostato prepotentemente al Milan, come successore di Gattuso.  La redazione di Milanews.it ne ha parlato in esclusiva con Daniele Portanova, ex difensore di Serie A, che nella stagione 2008/09 è stato allenato proprio da Giampaolo, al Siena.  Gianpaolo al Milan? Il salto di qualità secondo me se lo meritava da parecchio.

Quando l’ho avuto a Siena, si parlava addirittura di Juventus, e sono sette/otto anni fa. Se lo merita ampiamente questo salto. Il Milan è una delle piazze più importanti d'Italia, Giampaolo è pronto a fare questo salto”.

Cosa potrebbe portare al Milan? Come è il suo gioco? “Io penso che in questo campionato chi ha fatto vedere bel gioco è l’Atalanta di Gasperini, la Sampdoria di Giampaolo e la Lazio di Inzaghi. Questi sono tre allenatori che meriterebbero il salto di qualità. Per quanto riguarda Giampaolo posso dire che è stato uno dei migliori allenatori che ho avuto, ma c'è stata anche un'evoluzione rispetto a quando mi allenava. Era un maniaco della fase difensiva e della sua organizzazione. In questi anni ha sviluppato anche l’organizzazione di squadra a livello offensivo e lo si vede nella Samp, Quagliarella è capocannoniere in Serie A”.

Ci sveli qualche dettaglio in più, come era il suo rapporto con Giampaolo? Come erano gli allenamenti? “Lui era un maniaco della fase difensiva, lo ripeto. Prima di essere allenato da Giampaolo avevo già un bel vissuto e pensavo di saper difendere o quantomeno avevo un quadro completo di quello che doveva fare un difensore, in campo e fuori, e un professionista serio. Quando ho avuto Giampaolo mi ha aperto la mente. Di solito ad un difensore la prima cosa che insegnano è vedere palla, porta e uomo. Quell’anno Giampaolo mi ha insegnato a difendere senza vedere l’uomo. Per il prosieguo della mia carriera mi ha aiutato tantissimo. Quell’anno a Siena ci dovevamo salvare, era difficilissimo, ma siamo riusciti ad essere la quarta miglior difesa del campionato. All’epoca si diceva che Giampaolo era un difensivista, perfezionava la difesa. Questa è l’evoluzione che ha avuto. Un allenatore che sa fare bene la fase difensiva a livello di organizzazione e ha sviluppato quella offensiva mostrando a tutti che ha anche un bel gioco, fluido ed organizzato”.

Il Milan dopo anni di allenatori milanisti ma poco esperti, tornerebbe ad affidarsi ad un allenatore più navigato: “Peró sono d’accordo con queste scelte: prendere allenatori magari giovani ma con un bagaglio, con esperienza calcistica importante. Gattuso e Inzaghi sono dei campioni che hanno collezionato tante presenze, che hanno vinto, sanno stare dentro uno spogliatoio. Giampaolo adesso ha un’esperienza diversa rispetto a loro. La gestione dello spogliatoio l’ha fatta bene anche Rino e Giampaolo potrà fare lo stesso, anche sotto l’aspetto della personalità. Non nascondo che anche lui è un grande allenatore sotto questo profilo”.

di Antonio Vitiello