ROMA - Una Lazio decisamente rimaneggiata dovrà vedersela con una Juventus sempre più affamata di successi e record. In uno stadio gremito, di fronte la sua gente, i biancocelesti tenteranno l'impresa. Ai microfoni di Juvenews.eu è l'ex Lazio, Giuseppe Pancaro ad analizzare il match.
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Pancaro: ” Sarà una squadra complicata per entrambe le formazioni”
Ai microfoni di Juvenews.eu è l'ex Lazio, Giuseppe Pancaro ad analizzare il match
Cosa sta facendo “Pippo” Pancaro dopo che quest’estate si è conclusa la sua avventura nel Catanzaro? “Al momento sono in attesa perché non ho ancora ricevuto alcuna offerta, spero di tornare a divertirmi presto”
Domenica sera si gioca il big match Lazio-Juventus, che partita ti aspetti di vedere? “Mi aspetto una partita bloccata perché la forza della Juve in questo campionato è ormai nota, mentre la Lazio ha finito l’anno in crescendo anche se ha perso l’ultima a Napoli. La squadra di Inzaghi ha sicuramente la voglia di trovare ciò che le sta mancando in questa stagione per fare un passo in avanti e cioè una vittoria contro una big. Sarà comunque una gara complicata per entrambe le formazioni”.
Nella Lazio mancheranno Acerbi, Marusic e Luiz Felipe: credi che la rosa biancoceleste possa sopperire alle assenze nel reparto arrettrato? “Quando ci sono tre defezioni nello stesso reparto può creare sicuramente qualche problema anche se numericamente la Lazio ha la possibilità di sostituirli ma con giocatori che hanno meno minuti nelle gambe e questo può condizionare la prestazione della squadra”.
Quale può essere il giocatore biancoceleste che può scardinare la retroguardia bianconera? “Secondo me può essere Immobile per la sua velocità e la sua propensione ad attaccare la profondità anche se la Juve difficilmente concede campo alle spalle perché è una squadra molto pragmatica e cinica che si difende molto bene, con tutti i giocatori dietro la linea della palla. Forse Milinkovic-Savic con la sua fisicità potrebbe creare qualche problema nell’area bianconera”.
In quello che era il tuo ruolo, quello del terzino destro, nella Juve gioca Cancelo. Cosa pensi del laterale portoghese? “Per me come vedo io il calcio credo che sia un giocatore straordinario. E’ uno di quelli che mi piace di più anche se sono anche un grande estimatore di De Sciglio che reputo un giocatore eccezionale anche se ha avuto qualche problema fisico che lo ha limitato sotto il punto di vista della continuità”.
Con la maglia della Lazio hai vissuto sei stagioni, che ricordi hai dell’esperienza vissuta nella capitale? “E’ stata per me un’esperienza bellissima perché ho avuto la fortuna di vivere gli anni d’oro della Lazio fin dall’inizio. Ho giocato con tantissimi campioni, ho vinto uno scudetto: insomma la Lazio avrà sempre un posto speciale nel mio cuore”.
C’è una partita tra le tante che hai giocato contro la Juve che ti viene in mente in maniera particolare? “Mi ricordo uno Juventus-Milan nell’anno in cui conquistammo lo scudetto quando vincemmo 1 a 3 grazie ad una doppietta di Seedorf ed un gol di Shevchenko. La ricordo con piacere perché eravamo in piena lotta per conquistare la vetta della classifica”.
Il ricordo più bello della tua carriera? “La vittoria dello scudetto con la Lazio e la prima convocazione in nazionale”.
L’allenatore a cui sei più affezionato e che magari ti ispira nel tuo lavoro quotidiano? “Ne ho avuti veramente tanti a partire da mio padre che è stato il mio primo vero allenatore. Tabarez e Trapattoni al Cagliari, Eriksson che mi ha voluto fortemente alla Lazio, Ancellotti, insomma non vorrei dimenticarne qualcuno ma sono sempre stato allenato da grandissimi tecnici”.
Progetti e ambizioni per il futuro? “La mia ambizione è quella di fare l’allenatore nel miglior modo possibile”.
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