ROMA - L'ex radiocronista di Radio 1 e tifoso della Lazio, Riccardo Cucchi, ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio per analizzare la sfida di domenica contro l'Inter.
gazzanet
Inter – Lazio, Cucchi: “Bisogna andare a San Siro per vincere”
L'ex radiocronista di Radio 1 e tifoso della Lazio, Riccardo Cucchi, ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio per analizzare la sfida di domenica contro l'Inter
Queste le sue parole: "È uno scontro diretto considerando il piazzamento Champions che la Lazio può ancora raggiungere, l'ideale è una vittoria e sono convinto che i biancocelesti abbiano questa filosofia. L'atteggiamento giusto è quello di andare a San Siro cercando di fare il colpo, anche se non è una cosa facile. È vero che il pareggio lascerebbe le cose invariate, ma un successo a Milano cambierebbe molto positivamente le prospettive per la Lazio. Mancano ancore tante partite ma lo scontro diretto vale molto di più, pur non essendo determinante o decisivo recuperare 3 punti all'Inter sarebbe un gran vantaggio. È chiaro però che tutte le partite d'ora in poi devono portare punti e vittorie, è scontato. L'Inter ha attraversato un periodo molto complicato, come la Lazio qualche tempo fa, anche se per ragioni diverse. In questo momento le due squadra stanno raccogliendo risultati perché hanno recuperato mentalità, tecnica, volontà e fiducia anche da parte del pubblico. Il derby da iniezione di fiducia straordinaria, quindi certamente l'Inter non è la squadra più agevole che la Lazio avrebbe potuto affrontare in questa settimana. Il caso Icardi è stato risolto e la probabile assenza di Lautaro sommata al recupero di Icardi è molto importante per l'Inter. Se il numero 9 dovesse scendere in campo con voglia di riscatto e cancellazione di questo periodo nero, è chiaro che diventerebbe un elemento di pericolo in più per la Lazio. La difficoltà della partita, a prescindere dai valori tecnici dell'Inter, si rifà anche a questa aria nuova che si respira nello spogliatoio interista. Ma sono convinto che questa Lazio sia in grado di fare risultati importanti in questo momento specifico del campionato".
Su Immobile: "Ho letto molte cose su Immobile che non condivido. Un attaccante vive di gol e questo ha indotto molti a criticarlo in Nazionale, però viene trascurata la sua enorme generosità che non porta solo nella Lazio ma anche in azzurro. Il gol di Kean è frutto di una grande azione personale di Ciro, e secondo me ha anche consigliato a Mancini di far giocare Kean più vicino a lui. Quindi la sua lettura tattica che è stata di grande aiuto al C.T.. Sono convinto che Immobile possa fare grandi cose in Nazionale, penso abbia la fiducia dell'allenatore e soprattutto ha voglia di cancellare le critiche. Questo può essere di stimolo per lui e di aiuto per la Lazio. Il grande problema di ambientamento nell'Italia è stato causato dal fatto che con Inzaghi gioca in modo diverso: Ciro può fare assist, partecipa alla manovra, rientra in difesa e si assume responsabilità, una cosa non facile nel calcio moderno. Ha dimostrato attaccamento alla maglia azzurra e volontà di far parte del gruppo, non sono doti scontate per un attaccante. Nella Lazio lui ha dei supporti importanti e diversi dal punto di vista tecnico-tattico, in Nazionale non ha molti pallone giocabili mentre la cosa è ben diversa quando ha di fianco Luis Alberto, Milinkovic e gli altri. Non è sempre colpa dell'attaccante se il gol non arrivava, va anche messo in condizione di concludere. Sono poche le volte in cui si può dire che Immobile ha sbagliato dei gol facili. I centrocampisti dell'Italia hanno caratteristiche diverse e Inzaghi ha un atteggiamento tattico molto diverso da quello di Mancini. Il C.T. ci sta abituando al 4-3-3 e in questo schema Ciro trova delle difficoltà, ma non è assolutamente vero che non è all'altezza delle qualità tecniche della Nazionale".
Sul gioco: "La Lazio ha modificato certi atteggiamenti che aveva la scorsa stagione quando ha vinto partite difficilissime in trasferta, mi ricordo ad esempio la grande partita dello Stadium contro la Juve. Quando giocava fuori casa la Lazio più che fare gioco pressava l'avversario, rimanendo corta e mantenendosi alta e sfruttando la sua velocità in ripartenza. Quest'anno invece ha cercato più volte di tenere in mano il pallino del gioco, non credo che sia il modo giusto di affrontare le trasferte proprio per le caratteristiche della squadra di Inzaghi. La Lazio non deve pensare di puntare tutto sul palleggio ma deve tenere il campo e fare pressing, sfruttando i suoi uomini che hanno le caratteristiche per fare male in contropiede".
Sui singoli: "La Lazio ha più qualità, ma Brozovic va controllato con molta attenzione, è un giocatore che va limitato con dei sistemi tattici che gli consentano di avere poco spazio a disposizione. Però l'Inter è forte soprattutto in difesa, de Vrji e Skriniar sono la coppia più forte del campionato, anche se l'olandese non ci sarà".
© RIPRODUZIONE RISERVATA