gazzanet

Lazio, Calisti: “Per la Champions non è finita, la Dea è difficile da affrontare”

L'ex calciatore della Lazio Ernesto Calisti ha parlato della corsa Champions della squadra biancoceleste

redazionecittaceleste

ROMA - La Lazio ha raggiunto la finale di Coppa Italia, in campionato l'obbiettivo Champions non è ancora del tutto tramontato e la squadra di Inzaghi ne finale del campionato deve conquistare il pass per l'Europa.

L'ex calciatore della Lazio Ernesto Calisti ha commentato il rush finale della stagione biancocelste. Queste le sue parole ai microfoni di Radiosei: "Per la Champions League mai dire mai, è giusto provarci. La Lazio ha perso punti con squadre alla portata, un vero suicidio. Speriamo che da qua alla fine possa giocarsela fino a che la matematica non ti condanna. Con la finale vicina staccare la spina è un rischio, ma il campionato non va dimenticato perchè ci sono partite ancora decisive. Le dirette concorrenti dovranno affrontare impegni difficili". SAMPDORIA - "I blucerchiati giocano bene, ma hanno commesso tanti errori in stagione. Per loro è l'ultima chiamata per l'Europa League, non è una squadra facile da affrontare. Inzaghi potrebbe fare altre mosse, Immobile può riposare. Non è proprio al meglio, quando ha giocato in condizioni non ottimali ha pagato dazio. Bisogna avere anche il coraggio di togliere i famosi 'senatori' se non sono al meglio. Per me Wallace domani non deve giocare perchè è fuori da troppe partite. La formazione che da più garanzie oggi è quella che abbiamo visto contro l'Inter e il Milan, cambiare due o tre giocatori non mi sembra il caso. Con questi cambiamenti rischi di pagare, bisogna puntare su un gruppo solido. Spesso ha giocato Marusic, ma Romulo è un'altra categoria, l'hanno visto tutti". FINALE - "Ora l'Atalanta è in un momento buono. Credo che tra tutte sia quella che merita di più la Champions League. Sulla carta ovviamente la Fiorentina sarebbe stata più abbordabile in finale, ma la Lazio per me è superiore all'Atalanta nei titolari. In una partita secca la Dea è difficile da affrontare, bisogna scendere in campo con la formazione migliore. Quella vista con il Milan, è la rosa più forte".