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Lazio, parla l’architetto Zavanella: “Il Flaminio può essere recuperato”

ROME - JULY 08: F.C. Juventus Stadium Designer Gino Zavanella attends the Women's Volleyball Serie A League conference at Marini Palace on July 8, 2010 in Rome, Italy.  (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il progettista dello Juventus Stadium e del nuovo stadio del Cagliari, Gino Zavanella, ha parlato dei vari progetti in Italia e del Flaminio

redazionecittaceleste

ROMA - Gino Zavanella, progettista dello Juventus Stadium e del nuovo stadio del Cagliari, ha parlato ai microfoni di Radiosei dei vari progetti del passato e del futuro in Italia.

Queste le sue parole:"La Juventus ha impiegato diversi anni per realizzare lo stadio, a cui ha annesso un centro commerciale abbastanza modesto e per nulla invasivo. Il tutto è circoscritto all’area dell’impianto, quella del vecchio Delle Alpi. Diverso è il caso dello stadio della Roma che implica strade, ponti, infrastrutture e molto altro ancora. Il J hotel e il J lab sono arrivate molto dopo, l’area della Continassa non era nemmeno contemplata allora ed è stata acquistata in tempi recenti".

Sullo stadio della Roma: "Anche per il vecchio progetto Franco Sensi le opere di urbanizzazione erano compatibili con l’intervento e non sconvolgevano la città. Miglioravano l’accesso allo stadio, che poteva avvenire sia a nord che a sud, ma c’erano già infrastrutture come il GRA e l’Aurelia. L’operazione dello stadio a Tor di Valle è molto complessa e i fatti lo dimostrano, dopo un passo avanti ne arrivano due indietro. Il progetto era partito in modo importante, ora con l’arrivo della nuova amministrazione si è notevolmente ridotto, ma vedo che ancora ha serie difficoltà. A questo si sono aggiunti vari casi non simpatici".

Sul Flaminio: "Lo stadio del Bologna è in centro, con un prefiltraggio limitatissimo. Stiamo facendo dei lavori di ristrutturazione e diventerà un impianto da Serie A. Quindi allo stesso modo credo che anche per il Flaminio sia possibile. Udine per esempio ha i tornelli attaccati allo stadio, come nella maggior parte degli stadi europei. Oggi con i sistemi di sorveglianza a disposizione tutto è possibile. L'impianto ha il problema che in gran parte è scoperto e non è più pensabile di averlo così. In questo senso credo che si può trovare un accordo con la famiglia Nervi per un progetto che rispetti la struttura. Se si deve riutilizzare come stadio va rifatto secondo i criteri degli anni duemila. Certe cose vanno indubbiamente modernizzate".

Sullo stadio del Cagliari:"Abbiamo partecipato a un concorso in cui c’è stata la stragrande maggioranza del voto popolare. Alla fine il Cagliari l’ha affidato a un architetto americano amico nostro e non ho più seguito l’iter"-

Sul progetto di Lotito sulla Tiberina: "Quella è una zona di protezione di aree fluviali. Bisogna superare quel vincolo, poi anche lì se il presidente Lotito vuole fare una seconda città di Roma è un conto, se vuole fare uno stadio e tutto attorno le attività che supportano lo stadio stesso può essere fattibile. Ci vuole la misura in tutte le cose".