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Lazio – Premio Football Leader 2019, Eriksson: “Inzaghi? Lavorava duro, voleva giocare sempre”

2000:  Sven Goran Eriksson and Simone Inzaghi of Lazio in discussion during a Serie A match. Mandatory Credit: Grazia Neri/ALLSPORT

L'ex tecnico della Lazio Eriksson ha ricevuto il premio alla carriera nel corso dell'evento Football Leader 2019

redazionecittaceleste

ROMA - L'ex tecnico della Lazio Sven-Goran Eriksson, allenatore più vincente della storia della squadra biancoceleste, ha partecipato all'evento Football Leader 2019 in scena a Napoli nella giornata odierna. Il mister svedese ha ricordato gli anni in Italia e quelli biancoceleste, ma ha anche parlando anche del tecnico laziale Simone Inzaghi.

Queste le sue parole: "Sono stato in Italia più di 13 anni, un momento della mia vita bellissimo. Con la Lazio abbiamo vinto tutto. Meglio di così è difficile. Poi sono stato 5 anni alla Sampdoria, ho allenato la Fiorentina". Manco dall'Italia da circa 20 anni, sono felice che qualcuno si ricordi ancora di me. Seedorf, Mancini, Mihajlovic, Karembeu, che giocatori! Da ct dell'Inghilterra posso dire che è stato bello, che ricordi con Rooney". Momento nostalgico con foto anche di Beckham: "Mai visto un carisma del genere, la gente impazzisce per lui. Donne dai 5 ai 90 lo apprezzano e si ferma con tutti".

Su Inzaghi: "Abbiamo avuto uno squadrone grazie a tanti tifosi e a Cragnotti. La Lazio è stata la squadra numero uno in Europa. Inzaghi lavorava duro, voleva sempre giocare titolare. C'era tanta concorrenza. Oggi gli faccio i complimenti".

Su Mancini: "Non l'ho sopportato per 9 anni (scherza, ndr). Era un grande giocatore e si vedeva che in futuro avrebbe fatto l'allenatore".

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