ROMA - L'ex capitano dell'Udinese, Valerio Bertotto, ha parlato della prossima sfida che attende i friulani contro la Lazio, della corsa al quarto posto e dell'eliminazione della Juventus.
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Lazio-Udinese, Bertotto: “Il pareggio non serve a nessuno”
L'ex capitano dell'Udinese, Valerio Bertotto, ha parlato della prossima sfida che attende i friulani contro la Lazio e della corsa al quarto posto
Queste le sue parole a Radio Sei: “La Juventus ha trovato sul proprio cammino una squadra tosta che ha dimostrato che il valore del lavoro e la programmazione societaria, fin dai giovanissimi, può dare risultati incredibili. Forse l'Ajax è un caso più unico che raro, ma ieri sera e dopo la partita contro il Real Madrid ha fatto vedere che nel calcio si può vincere anche in questa maniera. In Italia bisogna lavorare di più e meglio sui settori giovanili, sulle strutture siamo molto indietro e questo alla lunga penalizza tutto il movimento”.
Sulla gara di oggi: “Il pareggio non serve a nessuno, per la Lazio vincere può significare lasciare accesa la fiamma della speranza in vista della corsa al quarto posto. L'Udinese invece potrebbe fare un salto in avanti decisivo sulla zona retrocessione. I bianconeri stanno meglio rispetto a inizio stagione, gli elementi in rosa sulla carta meriterebbero una classifica diversa, però sono subentrate delle difficoltà e la Società ha gestito male qualche situazione. Tudor ha dato un'altra impronta di gioco e la giusta mentalità per affrontare la fase finale del campionato e ottenere punti decisivi. L'Udinese davanti è molto brava, ha qualità, gamba e con questa nuova mentalità offensiva può creare problemi alla Lazio. Credo comunque che i biancocelesti abbiano i mezzi per contrastare la squadra di Tudor”.
Su Milan-Lazio: “Quella di Kessie e Bakayoko la vedo come una goliardata di due ragazzi che si sono fatti prendere dalla situazione e non hanno ragionato. Però quando fai il professionista, specie nell'epoca dei social, in un secondo fai il giro del mondo e puoi creare tanti problemi. È bello prendersi in giro amichevolmente e scherzare, ma ci vuole rispetto per le persone e per il lavoro, serve avere la testa sulle spalle".
Sulla corsa al quarto posto: “La Lazio ora è sfavorita per il quarto posto, deve provare a dare il massimo sperando che qualcuno possa inciampare, non ha altra scelta”.
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