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Lotito: «Lazio più forte. Ora i tifosi allo stadio»

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FIRENZE - "Noi abbiamo fatto tesoro dei suggerimenti che ci sono stati dati, speriamo di aver superato quelle defaillance tecniche che in alcuni reparti l'anno scorso ci hanno penalizzato: adesso sta ai tifosi dimostrare il loro valore aggiunto...

redazionecittaceleste

FIRENZE  - "Noi abbiamo fatto tesoro dei suggerimenti che ci sono stati dati, speriamo di aver superato quelle defaillance tecniche che in alcuni reparti l'anno scorso ci hanno penalizzato: adesso sta ai tifosi dimostrare il loro valore aggiunto attraverso la presenza allo stadio". Lo ha detto Claudio Lotito, presidente della Lazio, parlando coi giornalisti a margine del meeting di inizio stagione dell'Aia a Coverciano. I tifosi, secondo Lotito, devono sostenere la propria squadra del cuore, e devono criticare laddove le cose non vanno, con una critica che deve essere costruttiva, ma "se poi decideranno di non seguire la loro squadra del cuore, cioè significherebbe che le scelte non sono razionali ma basate su situazioni che niente hanno a che vedere con il calcio". Per quanto riguarda le aspettative per la stagione, "sarà il campo - ha aggiunto - che deciderà se effettivamente questa squadra ha dei valori o meno. Dobbiamo ancora iniziare il campionato, fra l'altro lo faremo contro il Milan che sarà una gara non facile. Speriamo che la squadra si esprima al meglio e possa sul campo dimostrare tutto il proprio valore".

TAVECCHIO - Attraverso Carlo Tavecchio "si possono creare quelle riforme da noi auspicate, come Lega di serie A ma penso da tutte le componenti: noi le abbiamo inserite nel programma, speriamo di dare concretezza alle proposte". Lo ha affermato Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere federale, a margine del meeting di inizio stagione dell'Aia a Coverciano. "Non sono uno sponsor di Carlo Tavecchio - ha precisato - sono uno che ha condiviso un percorso programmatico nel quale si è identificato, e che con Carlo stiamo portando avanti. Sponsor significherebbe che qualcuno ha adottato una persona, invece Carlo ha l'autonomia e la personalità per fare qualsiasi cosa". Secondo Lotito ci deve essere "la logica della condivisione e non del consociativismo", visto che "tutte le componenti sono concordi sull'esigenza di rinnovare il sistema: si tratta di attuare un percorso condiviso tra le leghe e le componenti tecniche. Noi vogliamo far sì che questo sistema torni autoconsistente in termini finanziari, ma che abbia anche la capacità di poter produrre uno spettacolo di livello, non solo di qualità sportiva ma anche di insegnamento soprattutto per i giovani, per far sì che possa essere un punto di riferimento per la crescita civile". (CorrieredelloSport.it)