ROMA - Vincenzo Salini, membro della commissione medica di cui è dotata la FIGC, ha parlato a Radio Punto Novo. Le sue parole: "Quando è stato proposto il protocollo, l'Italia era in lockdown. Non possiamo pensare che il popolo italiano giri liberamente ed i calciatori siano in lockdown. Noi teniamo i calciatori sempre sotto controllo, facevamo un tampone ogni 4 giorni, ora abbiamo abbassato un po' la soglia, anche per problemi logistici. Speravamo che non ci fosse questa recrudescenza: come commissione medica FIGC, ci è stato chiesto quello che si doveva fare ed il nostro protocollo è stato copiato in tutta Europa. Non è in programma di tornare ad un tampone ogni 4 giorni. Se dobbiamo ragionare in termini di prudenza e sicurezza al 100% nessun campionato sarebbe mai ripreso. Ci deve essere un equilibrio tra il rischio e la possibilità di giocare".
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