ROMA - Invisibile come un fantasma. La notte delle streghe per Danilo Cataldi inizia con 24 ore di anticipo. Non sono bastate le convincenti prestazioni con Torino e Cagliari per meritare fiducia e considerazione. Le scelte del mister continuano a penalizzarlo. E’ il minuto 82 di Lazio-Sassuolo. Nel mezzo si muovono Biglia, Parolo, Lulic e Milinkovic. La Lazio difende con le unghie il 2-1 acquisito, ma i neroverdi attaccano a testa bassa. Per arginare gli assalti servirebbero forze fresche. Cataldi sembra l’ideale per esperienza, momento di forma e curriculum. Inzaghi però sorprende tutti: dentro Murgia, fuori Milinkovic. Danilo in panchina mastica amaro, ma senza fare polemica. Cuore laziale, sa che la squadra viene prima di tutto, ma chiede rispetto e chiarezza. Con il rientro di Biglia e Sergej prevedeva di non trovare spazio, ma non di diventare la terza scelta. Quella di Inzaghi sembra infatti una bocciatura improvvisa e per di più immeritata, visti la crescita progressiva della mezzala. Lo stage con la Nazionale a giugno e le 110 presenze tra i professionisti spazzate via dai primi 52’ di Murgia in serie A. Un’esclusione così, inevitabilmente, spiana la strada alle pretendenti. La Juventus su tutte - scrive IlMessaggero - che già in estate aveva bussato a Formello. «No grazie, amo la Lazio», aveva detto Danilo, che adesso farà parlare il campo. Senza polemica. Per tornare, da invisibile, a invincibile: CONTINUA A LEGGERE
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I dolori del giovane Cataldi: Inzaghi preferisce Murgia, lui rivaluta l’addio…
La Juventus lo monitora, adesso può trovare terreno fertile nello stato d'animo del laziale
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