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Questa è un’altra Lazio: ora i rinnovi in anticipo. Basta casi Keita

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Rinnova anche Milinkovic, dopo Lombardi, Murgia e Strakosha. In arrivo Hoedt.

redazionecittaceleste

ROMA - Dagli errori s’impara. E stavolta la Lazio sembra aver fatto virtù degli insegnamenti sui casi Pandev, Hernanes e Keita, per esempio. Solo per citarne alcuni. Anche se sarebbe il caso di chiamare in causa anche “giovani” persi per strada. Stavolta, Lotito blinda in anticipo il futuro biancoceleste. Non a parole, ma nei fatti. E persino in alcune ufficialità: l’ultima è quella importantissima del gioiello Milinkovic-Savic, la storia continuerà sino al 2022 con un ritocco di quasi 1,5 milioni a stagione. Il procuratore Kezman e la dirigenza avevano rinviato tutto a fine anno, invece ecco l’anticipo della firma per allontanare una volta per tutte le sirene di Chelsea e United.

STRATEGIA - La prossima mossa riguarderà Hoedt, anche lui a un passo dall’annuncio. Il Leicester a gennaio aveva bussato con 13 milioni di euro rifiutati, Wesley sarà il sostituto leader di de Vrij al centro della difesa già il prossimo anno. Si è meritato adeguamento e prolungamento negli ultimi mesi, con la Seg c’è solo l’accordo da ratificare e spedire ancora come messaggio pubblicitario ai tifosi. Che già hanno pure visto sbandierarsi i sorrisi dei giovani - cresciuti in casa - Lombardi e Murgia. Insomma, sono lontani i tempi di Faraoni e Seck.

ADDII - Tutto fatto anche con Strakosha e sopratutto Biglia. Dettagli le commissioni dovute a Montepaone, che però stanno facendo ritardare il comunicato della Lazio. Probabilmente ormai slittato dopo la finale di Coppa Italia. Inutile impensierirsi di fronte alle offerte che il manager porterà al suo assistito, Lucas ha scelto a gennaio di legarsi a vita a Roma. E’ il capitano ed è stato accontentato a 2,8 milioni a stagione. Lotito sarebbe pure pronto a venire incontro a de Vrij e - in parte - a Keita. Il difensore ha deciso da tempo con la società di lasciare, per il Balde giovane è forse troppo tardi. Ma, se il buongiorno si vede dai rinnovi di quest’ultima stagione, da ingoiare forse è davvero l’ultimo boccone:

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