notizie

Luis Alberto, il vero numero dieci nel calcio moderno

redazionecittaceleste

Nel calcio di oggi il numero di maglia conta meno del passato. Ciò nonostante il numero 10 della Lazio, Luis Alberto, riporta con la mente al passato

ROMA - In un'epoca in cui ogni calciatore può avere il numero di maglia che vuole, solo pochi rispettano gli antichi valori del numero indossato sulle spalle. Fino a qualche anno fa sulle divise da gioco non c'erano i nomi ma solo i numeri. Ed essi rappresentavano, in qualche modo, il valore e il blasone del calciatore. Oggi è molto diverso, nell'epoca moderna si sono visti, ad esempio, portieri e difensore indossare la maglia numero 10. Tra i vari si ricorda Cristiano Lupatelli, portiere del Chievo Verona con il numero 10. Oppure William Gallas, difensore francese dell'Arsenal con lo stesso numero sulle spalle. Qualcuno però che dà ancora un valore ai numeri c'è. Uno di questi si chiama Luis Alberto. Il fantasista spagnolo della Lazio rende omaggio ai grandi calciatori del passato. Nella storia del calcio il numero 10 trasporta con la mente verso Maradona, Del Piero oppure Baggio e Zico. E vedere giocare a pallone Luis Alberto riporta con la mente alle vecchie glorie del passato. In Serie A quasi tutte le squadre hanno un calciatore con questo numero, eppure non tutti sembrano adatti ad indossarlo. L'Atalanta per esempio lo vede sulle spalle del Papu Gomez, vero trascinatore e fantasista della Dea. Così come Dybala alla Juventus o De Paul all'Udinese. Meno adatto forse è il numero 10 sulle spalle di giocatori come Gumus del Genoa oppure Di Carmine del Verona. Nonostante ciò in un calcio dove i numeri vanno da 1 a 99, ognuno può indossare il la cifra che meglio crede. La vera svolta a questa "tradizione" è riconducibile a Johann Crujiff, quando la stella olandese scelse di giocare con il numero 14.