ROMA - Stiamo vivendo la peggior partenza della Lazio dall'inizio dell'era Inzaghi, e anche una delle stagioni più negative del club in generale, con numero davvero impetuosi, basti pensare che bisogna tornare indietro fino agli anni 80 per rinvenire una difesa vulnerabile come è quella odierna. Momento non facile dunque per una Lazio spedita in Champions League - dove però è attesa dai campioni d'Europa in carica del Bayern Monaco - e frenata in Serie A con una serie di sconfitte inaspettate che ne hanno frenato il percorso. Insomma, un 2020 quasi da buttare per i capitolini - exlpoit europeo a parte - praticamente esauritosi in quel Lazio-Bologna di febbraio: quando lo stadio era pieno, il Covid non c'era e la Lazio minacciava la prima posizione del torneo. L'edizione odierna de Il Messaggero sintetizza in cinque punti, le spine di Simone Inzaghi, i problemi dei biancocelesti.
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Lazio, le cinque spine di Simone Inzaghi: dal rinnovo al mercato
Simone Inzaghi, mai così in difficoltà da quando è alla Lazio
In primis c'è il rinnovo, ancora in fase di stallo: Inzaghi ha rifiutato la prima offerta di un annuale da 2,3 milioni. Lotito, al momento, non ha ancora rilanciato. Il contratto attuale prevede la scadenza la prossima estate, il rischio di divorzio a zero aumenta giorno dopo giorno. Lavorare con una scadenza così vicina non fa bene a nessuna delle due parti. Poi c'è la difesa, sopracitata. 23 gol subiti in 14 partite, una statistica che dice tutto. Proposito per il nuovo anno: sistemare la difesa. Il terzo punto riguarda gli infortuni con uno staff medico finito - che in estate è stato anche ritoccato - sotto la lente d'ingrandimento. Pare chiaro anche, anche quest'anno, qualcosa in termini di preparazione è stata sbagliata. Poi c'è il mercato, quasi del tutto sbagliato in estate ed enigmatico ora a gennaio (la società interverrà? Difesa e fascia sinistra chiedono aiuto). Bene Reina, Akpa-Akpro ed Escalante. A fasi alterne Hoedt. Rimandato Pereira, assurdo che giochi così poco. Bocciati, bocciatissimi, Fares e Muriqi. L'ultima spina di Inzaghi, per finire, concerne lo spogliatoio. Il gruppo non è spaccato, quell'abbraccio di Luis Alberto in Lazio-Napoli lo evidenza, ma è palese che qualche crepa c'è stata: dallo sfogo di Acerbi per il rinnovo, a quello di Luis Alberto sull'aereo. Un gruppo ancora unito, sì, ma forse non più sicuro e solido come una volta. E intanto, parlando del mercato della Lazio, arrivano grosse indiscrezioni: >>> "9 trattative possibili a gennaio!"<<<
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