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Auguri mister! 43 anni di cui venti con la Lazio

Simone Inzaghi, tecnico della Lazio, esulta sotto la Curva Nord

Compie oggi gli anni Simone Inzaghi, sempre più un simbolo della Lazio

redazionecittaceleste

ROMA - Non è sicuramente un giorno come gli altri per la Lazio. Oggi infatti compie gli anni la guida dei biancocelesti: Simone Inzaghi.

Il tecnico piacentino spegne 43 candeline e lo farà da grande professionista qual è a Formello. C'è infatti da preparare l'importantissima sfida contro il Sassuolo di domenica. Dopo lo stop di Ferrara contro la Spal i biancocelesti dovranno assolutamente ripartire, senza scuse. Il treno per la Champions è partito, e solo vincendo la Lazio potrà rimanerci aggrappata.

INZAGHI, 43 ANNI DI CUI 20 DI LAZIO

Nel giorno dei 43 anni di Simone Inzaghi c'è un dato importante al quale dare un'occhiata. Alla fine di questa stagione infatti, il tecnico compirà il 20esimo anno in biancoceleste. Ebbene sì, praticamente metà della sua esistenza. Arrivato nell'estate del 1999, Inzaghino si è formato a Roma. Qui si è definitivamente consacrato come calciatore. Ha vinto tutti i suoi trofei: una Serie A, una Supercoppa Europea, tre Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane. Miglior marcatore europeo biancoceleste con 20 gol. E soprattutto si è fatto una famiglia. Finita la carriera da giocatore nel 2010 ecco quella da allenatore. E qui si vede tutto il suo valore. Da calciatore se l'è cavata bene, ma probabilmente da tecnico ha trovato la sua vera dimensione. Parte con le giovanili della Lazio fino ad arrivare alla Primavera. Con lui gli Aquilotti vincono due Coppe Italia consecutive e una Supercoppa. Poi, nel 2016 ecco la grande occasione: la prima squadra. Subentrato ad interim, dopo la telenovela Bielsa Inzaghi si ritrova sulla panchina biancoceleste considerato come seconda scelta.

 Supercoppa Italiana

Lui non si fa scalfire da ciò e comincia a lavorare. Si vede che la Lazio ha un passo diverso. I biancocelesti iniziano a far intravedere una buona impostazione e a dettare il proprio gioco. Non comandano più gli avversari. In tre anni di Lazio Inzaghino ottiene un sedicesimo e un quarto di finale in Europa League, due quinti posti in Serie A, una finale e due semifinali di Coppa Italia (aspettando quella di quest'anno) e vince una Supercoppa Italiana nell'estate del 2017. In tutto ciò una squadra che ha cambiato i suoi connotati e che ora viene considerata nell'elìte del calcio italiano. È un tifoso, così come i suoi figli. Per questo reagisce in quel modo a ogni torto subìto ed esulta così ai gol importanti. Il suo arrivo è stata una benedizione per il club capitolino. Con tutti i suoi limiti (chi non ne ha), il tecnico piacentino era ciò che serviva alla Lazio. Un uomo che diffondesse la lazialità nello spogliatoio, che desse tutto se stesso per il club, uno che ormai la Lazio ce l'ha nel sangue. Per tutto questo e per tutto quello che verrà, l'ambiente biancoceleste non può che fare tanti auguri a mister Inzaghi, divenuto un simbolo di questa società.