ROMA - Una boccata d'ossigeno. La vittoria contro l'Inter ha portato il panettone in casa Pioli, sempre più a rischio per colpe non (solo) sue. Certo, c'è l'involuzione di Felipe Anderson da guardare, un Candreva che se ne vuole andare, un Biglia che viene nominato capitano ma poi preferirebbe lasciare ad agosto. Un Marchetti che si fa male correndo, un de Vrij che è l'unico calciatore di certo affidamento nella retroguardia. E via discorrendo. Perché - analizza tuttomercatoweb.com - i biancocelesti stanno avendo grossi problemi non solo per quel che riguarda l'aspetto tecnico, certamente influente ma non così tanto da inficiare le prestazioni di una squadra che, almeno fino a poco tempo fa, sembrava in piena forma. Da Bergamo in poi è calato il buio, con il secondo tempo che ha concesso ai bergamaschi due gol (e la vittoria finale). La Lazio probabilmente si avvierà per un modesto campionato di metà classifica, nulla a che vedere rispetto a quello visto solamente qualche mese fa. E non è certo colpa di un allenatore che, come Petkovic un paio di anni fa, è stato messo alla berlina troppo alla svelta. E, probabilmente, non in condizione di avere una squadra totalmente competitiva. Vero Lotito?
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