- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
notizie
Esordio amaro tra le mura amiche e dinanzi agli occhi di 1000 tifosi scarsi, la Lazio cancella le belle sensazioni di Cagliari e cade sotto i colpi di un'Atalanta sempre più Dea e sempre più big del nostro campionato. La gara è nervosissima fin dai primi minuti ma Maresca opta per un arbitraggio alla inglese e lascia passare molti abbracci e diversi calcioni. In questa lotta di fango hanno la meglio gli ospiti che tramortiscono, letteralmente, con un tris di reti nei primi 45 minuti: Gosens e Hateboer si scambiano i favori, entrambi in gol con l'altro a servire il passaggio vincente. Poi è il solito Papu Gomez ad autografare il tabellino.
La Lazio entra nella ripresa con la volontà di provarci e ci riesce: l'intensità sale e le occasioni arrivano. Marusic calcia a botta sicura su cross di Lazzari, ma Sportiello è bravo a deviare in angolo. Arriva la rete di Caicedo, ma è solo l'illusione di una rimonta che di fatto non c'è. Al minuto 61 il match finisce con il secondo gol del Papu Gomez, una perla da vedere e rivedere: Patric puntato ed eluso, botta sul secondo palo sotto il sette. Nulla può Strakosha. E nulla può la Lazio, che si sgretola sotto i colpi orobici del Gasp. 1-4 il finale. Urge qualcosa di nuovo: Tare, batti i colpi!
© RIPRODUZIONE RISERVATA