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Con Lulic è un’Euro-Lazio. Pioli ha un jolly tuttofare

ROMA - Senad Lulic c’è. Dappertutto. Il 28enne bosniaco sta diventando l’uomo-ovunque sulla fascia sinistra della Lazio. Sempre pronto a scovare lo spiraglio per infilarsi al centro o per spostarsi sull’altra corsia. E...

redazionecittaceleste

ROMA - Senad Lulic c’è. Dappertutto. Il 28enne bosniaco sta diventando l’uomo-ovunque sulla fascia sinistra della Lazio. Sempre pronto a scovare lo spiraglio per infilarsi al centro o per spostarsi sull’altra corsia. E anche disposto ad arretrare per corazzare la retroguardia. Un riferimento prezioso per Stefano Pioli. Non solo per le sue qualità dinamiche e tecniche, ma soprattutto in chiave tattica. Con il tecnico parmense, Lulic è stato schierato da esterno di centrocampo nel 4-3-3, per poi scalare nella batteria dei trequartisti nel 4-2-3-1 e nel 4-1-4-1 proposto domenica a Firenze. Titolare in sei giornate su sette (subentrato nella sconfitta casalinga contro l’Udinese), si sta rivelando una pedina molto importante per Pioli sul piano strategico. Per la sua capacità di intersecarsi nei movimenti con Mauri (ricoverato in clinica per il riacutizzarsi della tonsillite, sarà out domenica contro il Torino) e togliere così punti di riferimento agli avversari nell’assalto offensivo.

Goleador storico Contro la Fiorentina, Lulic ha segnato il suo primo in campionato, quello del raddoppio nel recupero finale. Ha già eguagliato il bottino realizzativo del passato torneo. La predisposizione al gioco d’attacco impressa da Pioli lascia però prevedere un suo apporto più sostanzioso ai gol della Lazio: 4 centri il top personale in Serie A, fissato nella stagione 2011-12, la prima in Italia. Ma Lulic è già entrato nella storia biancoceleste: addirittura da goleador. Sua la firma nella finale di Coppa Italia del 26 maggio 2013, quando mandò a picco la Roma. Quel gol è associato a un numero, il 71, il minuto che fece esplodere la gioia dell’Olimpico biancoceleste. Per il popolo laziale Lulic 71 è già nell’Olimpo dei propri eroi: quel gol lo colloca tra i grandi che hanno vestito la maglia biancoceleste. Per radio, sono diventate ormai uno spot di amore biancoceleste le sue parole che commentano quella rete alla Roma. Che richiama l’ultimo periodo felice della Lazio. Ora, pesa l’assenza alle Coppe Europee. «Ci mancano tanto — ha dichiarato Lulic la settimana scorsa —. Faremo di tutto per raggiungere questo obiettivo». Intanto, la Lazio è tornata a correre in campionato. Tre vittorie di fila hanno rilanciato la classifica: sesto posto a 12 punti.

Rinnovo Nel progetto-Lazio Lulic assume sempre maggior importanza. Così sono state già avviate le trattative per prolungare il contratto del nazionale bosniaco, che è in scadenza nel 2017. Si sta lavorando a un accordo che arrivi sino al 2019, riadeguando la base economica per portarla oltre il milione di euro a stagione. Un’operazione che si innesta nella linea tracciata con i recenti rinnovi di Candreva e Onazi. Intanto, Lulic corre. In campo ogni varco si trasforma per lui in una corsia. Con l’abilità di sapersi adattare a nuovi compiti tattici. Oltre quel gol alla Roma, Lulic trova sempre il modo per brillare nella Lazio. (Gazzetta dello Sport)

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