notizie

IL FATTO – I guai di Rocchi per Lotito

Da Il Fatto Quotidiano Ci sarà tempo, in attesa di un verdetto estremo in Cassazione, per ricapitolare il romanzo di Calciopoli. Adesso che s’è (ri)scoperto che Gianluca Rocchi di Firenze, arbitro di una contestatissima...

redazionecittaceleste

Da Il Fatto Quotidiano



Ci sarà tempo, in attesa di un verdetto estremo in Cassazione, per ricapitolare il romanzo di Calciopoli. Adesso che s’è (ri)scoperto che Gianluca Rocchi di Firenze, arbitro di una contestatissima Juventus-Roma, è un imputato di Calciopoli per frode in competizione sportiva, dopo due assoluzioni (gup e appello) per articolo 530, vale la pena raccontare le due partite di quella che i magistrati definiscono “operazione salvataggio Lazio”. Il fischietto di Firenze diresse Chievo-Lazio 0-1 del 20 febbraio 2005, tre espulsi, due rossi tra i veneti in sette minuti, e due telefonate, una tra Innocenzo Mazzini e Claudio Lotito (entrambi per questa vicenda condannati in primo grado e prescritti in secondo) e una tra l’ex vicepresidente della Federcalcio, Mazzini, e l’attuale sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri (del tutto estraneo a questa inchiesta, ndr). A Chievo- Lazio seguì Lazio-Parma, diretta da Domenico Messina, coinvolto in Calciopoli e poi prosciolto, che ha seguito lo stesso percorso processuale di Rocchi, non fino alla Cassazione però. Oggi Messina è il designatore federale che ha mandato Rocchi a Torino e che poi l’ha fermato per due giornate. Di Lazio- Parma 2-0, disputata il 27 febbraio 2005, due rigori molto discutibili non assegnati agli ospiti, si fa riferimento nel ricorso in Cassazione che la Procura generale di Napoli ha inviato per chiedere – tra gli altri, Antonio Giraudo su tutti – il giudizio su Rocchi, che avverrà a gennaio, seppur il reato contestato all’arbitro fiorentino sia prescritto (e l’imputato non abbia rinunciato alla prescrizione). Ma leggiamo qualche altra chiacchiera tra il fiorentino Mazzini e il laziale Lotito. Un contatto è datato 21 febbraio 2005, il giorno dopo Chievo-Lazio.

Chiama Mazzini, Lotito ringrazia, e poi l’ex dirigente Federcalcio dice: “Hai l’allenatore stupido”, il riferimento è al tecnico biancoceleste Giovanni Papadopulo che aveva rilasciato alcune dichiarazioni non positive su Rocchi prima dell’incontro di Verona col Chievo. Mazzini pensa alla classifica della Lazio, non lontana dalla zona retrocessione, ma neanche da quella per le Coppe europee: “Bisogna salvarsi in tutti i modi, eh?”. Lotito riflette sul calendario: “Aho, domenica ho il Parma, eh? Che è importante…”. Annotano gli inquirenti: “I due poi disquisiscono su aspetti prettamente tecnici sempre relativi alla Lazio e poi Lotito informa il suo interlocutore della cena avuta con Ferri e delle battaglie che sta portando avanti per salvare la società”. Al termine di Lazio- Parma, Mazzini e Lotito si sentono ancora. L’allora numero due della Federcalcio esordisce così: “Ti arrestano… ti arrestano…”. Lotito: “Grande Innocenzo”. Mazzini continua a fare l’ironico: “Tutto a posto…”. E Lotito: “Aho? Perché mi devono arrestare?”. E Mazzini ripete due volte: “Eh! Eh! Chiediglielo a quelli del Parma”. Lotito cambia discorso, e Mazzini domanda: “Siamo a buon punto mi sembra ora, eh? L’importante è che tu non faccia parlare nessuno di quei cretini…”. A volte le esternazioni di allenatori e calciatori possono danneggiare la società. Il saggio Mazzini.