ROMA - E' vero, manca la finale, ma in ogni caso un bilancio si può fare. Visto che è già fallito il primo vero obiettivo sbandierato più volte dal diesse Tare. Niente Champions per la Lazio e adesso addirittura Europa a rischio. Bisogna puntare tutto sul 15 maggio:
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Lazio, adesso devi salvare il salvabile in finale
Può essere fatto un bilancio e la stagione può già considerarsi fallimentare, ma vincere la Coppa Italia potrebbe almeno far alzare un trofeo e far centrare l'Europa League senza il rischio dei preliminari
"Storia di una morte annunciata". Anche questo titolo lo aveva lanciato il diesse Tare a Milan nel post-partita. Ma mica era un mea culpa, ma la solita invettiva contro gli arbitri. Peccato che, a differenza dello scorso anno, stavolta purtroppo c'è poco da imputare al Var, ai fischietti e al loro comportamento. E allora intanto è Inzaghi a finire sul patibolo. Perché la società ha sempre detto di avergli dato una Ferrari, lui non l'ha saputa guidare. Un concetto che prima aveva trovato pochi proseliti societari, ma adesso sta facendo breccia anche per gli evidente errori tecnici d'Inzaghi. Il mister andrebbe difeso perché non è giusto scaricare su di lui tutte le responsabilità, ma è stato proprio lui - ingenuamente - a prendersela. E ora si prende per forza pure l'effetto boomerang.
TECNICO
Inizialmente Inzaghi aveva provato ad alzare la testa. Anzi, a chinarla senza proferire parola, quando in estate gli veniva detto che era stata creata a puntino per la Champions questa squadra. Aveva provato a far capire che non era del tutto attrezzata. Poi si è rimesso sulla retta via societaria e - col risultato negativo - è chiaro che sarà la sua testa ad essere lapidata. Totalmente in caso di addio alla Coppa Italia.
FALLIMENTO
Qualcuno dice che è folle parlare già di stagione fallimentare biancoceleste così come per la Juve che ha già vinto l'ottavo glorioso scudetto. Beh, quella bianconera è un'annata a metà con l'obiettivo dichiarato della vittoria della Champions dopo l'acquisto di Cristiano Ronaldo. Ma un conto è comunque cucirsi al petto lo scudetto, un altro l'ennesima Coppa Italia, dopo aver giocato un mini-torneo di 4 partite. Alzare il trofeo sarebbe piuttosto il solito salvagente a cui s'aggrapperebbero Lotito e Tare per nascondere i loro errori e parlare della loro bacheca. Vincere piuttosto fra 10 giorni contro l'Atalanta è fondamentale per restare in Europa. Perché pensare al futuro più importante dovrebbe essere il traguardo di ogni società. E la Lazio rischia di restare fuori da tutto in campionato oppure, ancora peggio, di dover iniziare col gap preliminari il prossimo anno. Il successo del 15 maggio è dare al futuro biancoceleste il minor danno.
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