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Lazio, mercato estivo sbagliato e nessun rimedio a gennaio

E' stato rinforzato il centrocampo senza pensare alle lacune prioritarie a destra e in attacco

redazionecittaceleste

ROMA – E' vero, Inzaghi c'ha messo il suo contributo. Acerbi e Correa a parte, con le scelte, ha bocciato il mercato estivo. Ma siamo sicuri che di per sé non fosse già sbagliato? E ora nessuno vuole correggerlo...

Lotito, Tare e parte dell'ambiente adesso puntano il dito contro Inzaghi, reo di non aver praticamente utilizzato i nuovi acquisti. Durmisi ha totalizzato appena un'ora di gioco, Berisha 74', Badelj 561'. Tutta l'estate abbiamo detto che la Lazio aveva finalmente rinforzato la panchina, ma è qui la follia. Perché aggiungere tasselli alla mediana e alla fascia sinistra (una volta rimasto Lukaku) doveva essere al massimo la seconda mossa. Invece sono stati spesi quasi 20 milioni (considerando anche stipendio e commissioni di Badelj) senza risolvere i problemi prioritari. Un difensore centrale a destra e soprattutto un esterno su quella fascia, considerato che Marusic era stato male durante tutta la preparazione estiva. Più del centrocampo aveva bisogno l'attacco di un altro acquisto al posto di Caicedo, invece si è deciso di sciogliere solo un nodo: Proto al posto di Vargic come secondo, tra l'altro nemmeno nel girone di Europa League pienamente considerato. Acerbi e Correa erano due innesti forzati e scontati, uno al posto di de Vrij e l'altro di Felipe.

PRESUNZIONE

Sta cominciando a innervosire tutti l'immobilismo biancoceleste in questa sessione di mercato invernale. Tutti si aspettavano che sarebbero stati fatti degli sforzi per colmare le lacune. Invece si pensa solo alle uscite. Perché Lotito e Tare sono convinti di non avere punti deboli e di aver costruito in estate una squadra competitiva al massimo per la Champions. E' questo il dramma. Anzi, prima della sfida col Torino, il diesse si era accorto che Marusic stava faticando a superare i propri problemi fisici, così aveva pensato di correre ai ripari. Il rimedio? Già nel 2018 Tare parlava di Djavan Anderson, ma adesso bisogna pure “liberarsi” di Caceres. Uno che alla Lazio, ovunque a destra, dovrebbe essere stratitolare. Qui sì che la colpa è totalmente d'Inzaghi, con cui non è mai sbocciato il feeling, come fatto intendere dall'uruguagio nel suo ultimo post polemico su Instagram.

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