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Lotito-Inzaghi, prove di pace e rinnovo. Ma c’è comunque aria di cambiamento…

Lotito-Inzaghi

Ieri sera una chiamata del presidente ha aperto a nuovi chiarimenti. Mauri può comunque entrare a far parte della società con un'altra figura rispetto a quella del diesse.

redazionecittaceleste

ROMA - L'ultima chiamata di Lotito può allungare la vita d'Inzaghi. Ieri erano distantissimi, ora sono di nuovo più vicini. Saranno decisivi i prossimi confronti. E' ancora tutto aperto, anche se Lotito nel terzo round a Formello sembrava pronto a un vero braccio di ferro.  Dopo tre ore di scontro la sera prima, ieri è ripiombato di nuovo a Formello e il confronto vero è andato in scena nel tardo pomeriggio. Altre due ore e mezza, Inzaghi deve comunque dargli una risposta per forza, al massimo dopo Torino e dopo l'ultimo faccia a faccia. Sono volate parole pesanti da una parte e dall'altra, più volte si è sfiorata la totale rottura. Non è solo un discorso economico (la società gioca ora al ribasso sui 2 milioni a stagione) o di mercato, si sta provando a ritrovare la fiducia reciproca oppure bisognerà voltare pagina. Anche Inzaghi fra ieri e l'altro ieri ha fatto la voce grossa, non ci sta che il presidente voglia fare nello spogliatoio e non solo (vedi il fisioterapista di fiducia Gasparini) piazza pulita. Ma il numero uno biancoceleste gli ha risposto con ancora più acidità: «Ti sei montato la testa. Hai fatto una stagione pessima, ti sei salvato solo per la Coppa Italia». Per carità, rancori urlati all'interno dell'ufficio tecnico, ma rimbomba l'eco da due giorni ormai a Formello.

"SILENZIO

"Inzaghi resta in silenzio, oggi per la terza volta ha diserato la conferenza, come prima e dopo il Bologna. Lotito ha invece riacceso i telefonini per sondare ogni alternativa: Mihajlovic era già stato sentito, Liverani avanza, Giampaolo piace, De Zerbi è stato la prima idea e può essere l'ultima. Conceicao la novità, ieri è stato avvistato pure l'ex pupillo Ventura a Roma. Il presidente però non sta pensando soltanto alla panchina, vuole inserire un'altra figura (dopo D'Angelo, l'ex capitano Mauri magari come scopritore di talenti) in società. Anche perché, in caso di addio d'Inzaghi che lo aveva voluto, pure sul dt Peruzzi va decifrato il futuro. E' vigile su ogni tradimento, Lotito. E' infastidito pure con Tare, chissà se per le ultime voci su un suo approdo al Bayern Monaco, per l'incontro col Milan o soltanto per la sua simbiosi col tecnico. In ogni caso il diesse non si muoverà dalla Lazio.

"RIVOLUZIONE

"Ecco il triplice confronto. Era mancato nei primi faccia a faccia con Simone, ieri dalle 18 alle 20.30 Tare era invece presente a Formello. Dimenticatevi il presidente sorridente dopo aver alzato il quinto trofeo della sua gestione, in poche ore gli è tornata in mente la rivoluzione. Aveva sbandierato la sua convinzione d'aver costruito una Ferrari, questo è quello che più gli ha rinfacciato Inzaghi. Che potrebbe acconsentire alla cessione dei big solo in presenza di degni sostituti, oltre a otto acquisti. Inutile restare altrimenti perché non potrebbe fare più di quanto conquistato negli ultimi tre anni. Simone vuole far credere di avere Juve e Milan ai suoi fianchi, ma potrebbe riconsiderare anche la corte dell'Atalanta in Champions altrimenti. Lotito però lo ha richiamato al telefono ieri sera tardi e ha riaperto a nuovi scenari. Il presidente insomma non lo molla e rimane in pressing. Inzaghi fra poco se lo vedrà sbucare pure dentro casa dalle pareti.

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