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Lulic non si spegne mai: a sinistra sarà una lotta per il posto

Il capitano è risultato ancora una volta il terzo giocatore della serie A per occasioni create. Non solo Durmisi, forse anche Jony dovrà vedersela col bosniaco su quella fascia

redazionecittaceleste

ROMA - Trentatré anni e non sentirli. Anzi, e non aver nessun voglia di farsi da parte. Il guerriero Lulic promette battaglia sulla sua fascia di competenza, sarà difficile toglierlo da lì nonostante l'età che avanza. La Lazio è alla ricerca di un'alternativa che pian piano possa far andare in "pensione" Senad, ma i numeri dell'ultima serie A fanno capire quanto sia lontana quella scelta. Perché Lulic corre come se fosse sempre in piena giovinezza.

Ci risiamo un'altra volta. Già nel 2015/16 Lulic era stato il giocatore biancoceleste ad avere creato il maggior numero di occasioni da gol su azione (25). Un dato di gran lunga inferiore alla Serie A 2016/17, quando con 65 palle gol create il bosniaco si era classificato secondo dietro a Felipe Anderson (66). Quest'anno diventa addirittura il re della Lazio: 46 chance da rete nate dai suoi piedi. Senad come nessuno nella Lazio 2018/19 e persino terzo in Italia, Suso (61) e De Paul (56), due che teoricamente fanno questo di lavoro. Lulic fa invece dietro anche quello sporco, difende e attacca a più non posso, mette il cuore davanti a ogni ostacolo. E alla fine lo supera sempre. Alla faccia di chi dice che non ha qualità nel piede, è addirittura secondo come biancoceleste ad aver effettuato il maggior numero di dribbling, anticipato solo dal funambolico Correa. Sarà difficile togliere al capitano la fascia. Non solo al braccio, anche quella sinista.

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