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Mercato Lazio, Zidane vorrebbe Milinkovic a Madrid. Tutto dipende dalla Champions

redazionecittaceleste

Zidane lo vuole a Madrid, ma Lotito aspetta di capire la posizione in classifica della Lazio. E nel 2019 Sergej non ha ancora segnato

ROMA - Tutti di nuovo in ansia per le sorti di Milinkovic. Lui per fortuna ha già scansato la squalifica, ma in estate difficilmente lo farà con la corte galactica. Il Real Madrid a giugno busserà davvero alla porta.

Lo ha rivelato El Chiringuito Tv, che aveva annunciato in anteprima e a sorpresa il ritorno di Zidane in panchina. Ebbene, lo stesso tecnico della società spagnola, al quale per tornare è stata data carta bianca per la prossima campagna estiva, avrebbe messo Sergej nella sua lista. Dunque dalla Spagna sono sicuri: Milinkovic piace alle Merengues e stavolta non s’appelleranno nemmeno all’aiuto del super procuratore Jorge Mendes. E’ tornato ai suoi livelli, così su Sergej tornano anche i riflettori. Il tormentone riprende vigore, da qui sino alla fine della stagione. Solo la Champions potrebbe sconvolgere tutti i piani, altrimenti Lotito non rinuncerà ad altre proposte indecenti per Inzaghi.

GOL

Tutti si aspettavano di più da Milinkovic, che adesso vuole giocare la Champions a tutti i costi. Avrebbe dovuto fare di più Sergej quest'anno con le sue reti. C'è anche lui fra i problemi sotto porta d'Inzaghi. Dai 123 gol della passata stagione alle difficoltà di quella attuale. Se lo scorso anno la Lazio poteva vantare bomber in ogni ruolo, quest’anno soltanto Ciro Immobile sembra poter garantire reti con continuità.

DIGIUNO

Nel 2019 non ha ancora segnato neanche Milinkovic, fermo alla perla contro il Torino del 29 dicembre (terzo gol contro i 12 dello scorso anno). Ancora più eclatante il caso di Luis Alberto: lo spagnolo non segna da sei mesi con il primo e ultimo gol arrivato a settembre contro il Sassuolo. Sotto media anche Parolo (3) che però ha trovato poco spazio nelle ultime giornate. Tra i compagni di reparto mancano ancora all’appello anche Leiva e Berisha. E i difensori? L’anno scorso quelli biancocelesti erano nella top europea. Ora si distingue Acerbi con tre reti, poi solo un sigillo per Luiz Felipe. La situazione si è ribaltata: la Lazio ha registrato la difesa e fatica in fase realizzativa. Un problema da risolvere in vista dello sprint finale per l’Europa.

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