ROMA - L'Epifania è una festa che si lascia dietro un po' di malinconia, l'ultimo alito delle festività invernali fatte di dolciumi e risate.
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Quella dolce Epifania, Di Canio e un derby da ricordare
Quattordici anni fa la vittoria con Papadopulo in panchina e Di Canio a guidare i biancocelesti in campo
Per i tifosi della Lazio però, è da 14 anni anche un'occasione per ricordare e compiacersi ancora. Questo è il tempo trascorso da quando i ragazzi guidati da Giuseppe Papadopulo, da poco subentrato a Mimmo Caso, sconfissero la Roma in un derby storico. Più un romanzo che una partita di pallone.
SCONTRO TRA GLADIATORI
La Lazio viveva uno dei periodi più complicati della sua storia recente. La squadra era ad un passo dalla zona retrocessione e non trovava la vittoria contro la Roma da ben dieci gare, ma c'era ancora speranza. Quella speranza aveva un nome e un cognome: Paolo Di Canio. Laziale sin da bambino, era tornato a casa dopo aver stregato i tifosi del West Ham ed essersi decurtato tre quarti dello stipendio. Le settimane che precedettero la stracittadina furono tese e misero in evidenza una contrapposizione tra i due leader capitolini, da una parte Di Canio, dall'altra Totti. Ci si chiedeva chi avrebbe condotto la propria squadra al successo, ma adesso lo sappiamo bene.
"ANCORA UNA VOLTA"
Nella partita del 6 gennaio 2004 Di Canio fece esplodere di gioia i tifosi biancocelesti con un pregevole gol al volo su imbeccata di Liverani, ma il popolo laziale andò in visibilio con la sua esultanza: il fuoco negli occhi, il dito a puntare con sfida la Curva Sud esattamente come aveva fatto 15 anni prima quando, ancora un ragazzino, segnò il suo primo gol in quella stessa porta. Nella ripresa la Roma trovò il pareggio grazie a Cassano, ma la Lazio doveva fare sua quella partita. Così al 74' ci pensò Cesar a riportare in avanti la sua squadra, mentre a cinque minuti dalla fine la gara venne chiusa definitivamente da Tommaso Rocchi.
Quella vittoria fu il primo passo per la salvezza, in un'Epifania che in quel caso fu tutto tranne che malinconica.
Qui sotto il video postato dalla società su Instagram, dove si ricorda il match:
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