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Romulo, quando nel nome hai derby nel destino: “Voglio vincerlo”

Romulo

Sarà la prima stracittadina per l'italo-brasiliano, che anche ieri contro il Milan ha dimostrato quanto possa essere prezioso

redazionecittaceleste

ROMA - Ci sono sempre dei debuttanti, ma ci sono anche i predestinati. Uno che si chiama Romulo ce l'aveva scritto nella vita il derby della capitale. Ieri contro il Milan ha dimostrato d'essere già ambientato alla grande

E' lui il diavolo e semina il panico nel primo tempo col Milan. Contiene Laxalt ed entra nel match con i cross e i filtranti più pericolosi. E' un furetto, Romulo, deve giocare al posto di Marusic, che tra l'altro oggi è rimasto a riposo. Il nuovo acquisto brasiliano è pronto a esordire, ma non sembra affatto una nuova faccia per come si è calato nella realtà biancoceleste. Duttile, polivalente, ha scelto il numero 27 e ha già fatto sia l'esterno che la mezzala in questa nuova veste: “E' fantastico indossare questa maglia biancoceleste, a 31 anni è la mia rivincita dopo la Juve. Non sono riuscito a sfruttare quell'occasione in cui, per diversi problemi fisici, persi pure il mondiale nel mio momento migliore. Adesso non mi farò sfuggire quest'ultima che mi ha dato la Lazio, un grande club con una grande storia”, disse alla presentazione. Ora ha già dimostrato d'essere più completo: “Sono nato come interno, poi mi sono spostato sulla fascia. Per questo ruolo sono venuto qui e, quando mi ha chiamato Tare, ero entusiasta”.

AZZECCATO

Tare lo aveva detto alla presentazione, stavolta c'ha azzeccato: “La nostra rosa era già competitiva, ma Romulo ci darà una grossa mano per la Champions”. L'italo-brasiliano sembra in effetti davvero motivato: “Non vedo l'ora di giocare il derby e vincerlo. Darò tutto me stesso per dimostrare il mio valore e raggiungere gli obiettivi della società. Per il quarto posto saranno fondamentali le ultime partite del campionato, perché siamo in tanti in corsa. Per questo la Lazio mi ha chiamato, perché bisogna fare i conti con gli infortuni e servono tante risorse alternative”.

UTILIZZO

Già in questo momento c'è un po' d'emergenza, Romulo la sta in parte colmando: “Io mi sono ambientato subito, mi sento già a casa – spiega Romulo – perché già conoscevo i brasiliani (è grande amico di Leiva, ndr) e avevo giocato in Nazionale con Parolo e Immobile”. Da qui alla fine Romulo sarà sempre più arruolabile. A Inzaghi infatti Lotito e Tare hanno subito rimproverato l'utilizzo iniziale col contagocce. Romulo deve giocare, anzi essere sempre titolare. State certi, che nel derby sarà dolce il suo pedalare.

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