Le prime tre partite lanciano un segnale molto chiaro: presenza massiccia allo stadio e calo dei numeri televisivi. Incidono anche i big match già disputati, da Lazio-Milan a Juve-Roma e Inter-Atalanta, tutte disputate nell'ultimo turno di campionato. Come approfondisce il Corriere dello Sport, gli stadi di Serie A stanno viaggiando su una media di 32mila spettatori per partita. Un numero superiore a quello della passata stagione da 30.967, la media più alta dall'annata 1997-98.
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Serie A, più stadio e meno tv. Sfiorato un milione: media altissima sugli spalti
Nelle prime tre giornate il totale dei tifosi che hanno varcato i tornelli d'ingresso degli stadi è di 969.837. Sfiorato il milione di spettatori, una quota che verrà raggiunta già nella quarta giornata con i primi appuntamenti nella giornata di sabato (Como-Bologna ed Empoli-Juve). Si va incontro a una stagione che potrebbe rilanciare una presenza, forse anche fisiologica dopo la chiusura per la pandemia del 2020. Alle società la strategia e il compito di sfruttare al meglio questa chance.
Qualcuno ha optato per alzare i costi. Rientra appieno la polemica per il caro biglietti di Lazio-Verona, sul quale Lotito ha commentato alle colonne de Il Messaggero: "Prezzi in linea con la Serie A". In questo senso la politica biancoceleste non sembra un caso isolato, non per questo non aperta a dibattito. Ma la tendenza è chiara: un ritorno importante di entusiasmo dei tifosi che hanno voglia di assistere alle partite dal vivo.
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