Serie A
—ROMA- Non è ancora chiaro quale sarà il futuro del campionato di Serie A, il ministro dello Sport Spadafora ha parlato in Aula al Senato per enunciare tutte le iniziative che saranno prese per contrastare il contagio da coronavirus:"Il campionato se riprenderà come tutti auspichiamo, lo farà perché arriveremo a questa decisione dopo un susseguirsi di attività che permetteranno di farlo in sicurezza per tutti. Non era possibile farlo per fretta irresponsabile o per spinte strumentali di chicchessia. Gli unici Paesi che hanno deciso subito una data sono quelli che hanno bloccato il campionato, gli altri hanno dovuto analizzare la curva dei contagi e considerare cosa andasse fatto per ricominciare in sicurezza. C'è un'evoluzione legittima del pensiero tra presidenti di società, giornalisti e addetti ai lavori, ma noi non ci siamo mai fatti condizionare da pressioni. Nei supermercati è possibile mantenere distanziamenti e utilizzare protezioni, il calcio in quanto sport di squadra e di contatto non può seguire questi accorgimenti: ecco perché l'autoisolamento in caso di nuovo contagio. La sottovalutazione di questo problema ha già portato alla quarantena di diverse squadre nelle scorse settimane, per questo non possiamo permetterci di trovarci di nuovo in questa situazione. Abbiamo lavorato senza sosta per tutto il mondo dello sport anche se l'attenzione si è fermata sul calcio. Io sono consapevole dell'attenzione e del tifo che si concentra sul calcio e sarebbe paradossale se non riconoscessi che il calcio è un'industria importantissima; ciò nonostante ho trovato eccessivo l'inasprimento del dibattito politico e mediatico sulla questione. L'altro ieri sono arrivate le numerose valutazioni del cts sul protocollo proposto dalla Figc per la ripresa degli allenamenti, osservazioni che saranno prese in considerazione dalla Federazione che immagino riadatterà il protocollo per consentire la ripresa degli allenamenti dal 18 maggio".