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LA CONFERENZA – Pioli: “Il nostro obiettivo è rimanere in Europa”. Felipe: “Il gol mi ha ridato fiducia. Grazie mister”

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Il tecnico: "Guai a sottovalutare il Saint-Etienne. E' una squadra tosta, ma noi siamo la Lazio e dobbiamo dare continuità alla nostra crescita". E' tornato Andershow: "Non mi sono mai sentito il migliore, sto tornando in forma per aiutare i miei...

redazionecittaceleste

(Pubblicata ieri 30 set) ROMA - Cancellata l'amarezza di Dnipro con le ultime due vittorie in campionato, bisogna tornare a trionfare in Europa. La Lazio è a un solo punto e all'Olimpico arriva forse l'avversario più temibile del girone B. Guai a sottovalutare il Saint-Etienne, è l'imperativo di Pioli in conferenza stampa: "E' un avversario tosto, bisogna definirlo così. Bisogna rispettare un calcio semplice ma molto efficace. I francesi hanno fatto un buon inizio di campionato, nonostante l'ultima sconfitta. Ci aspetta dunque una squadra difficile da affrontare con la giusta mentalità". La Lazio invece è partita male, adesso si è ripresa e si riparla di Champions: "La vera Lazio è quella che deve trovare costanza. Le ultime due prestazioni sono state buone per spirito, ma dobbiamo crescere e trovare più continuità. Il nostro obiettivo è rimanere in Europa e dobbiamo quindi lottare per rimanere nelle posizioni di vertice".

TURN OVER - Non si cambia molto: "Chiaramente è la sesta partita in 18 giorni e ne terrò conto. Sicuramente la formazione di domani sarà competitiva perché vogliamo vincere e crearci subito un vantaggio nel girone", assicura Pioli. Che dovrà gestire Biglia: "Devo valutarlo. Lucas è rimasto fuori per un po' di tempo e bisogna capire se ha recuperato le forze dopo Verona e come può affrontare tre partite consecutive". Felipe e Keita sono gli spettri di Galtier, Pioli li lucida: "Fa bene a temerli entrambi". E anche Lulic, rinato terzino: "Senad ha le caratteristiche per affrontare al meglio quel ruolo. Ha fisicità, passo e da lì attacca meglio. Può comunque occupare tanti ruoli". Verso la convocazione Matri e Konko: "Hanno fatto un provino ed è andato bene. Dovrebbero farcela".

IL SALTO - Domani serve un'altra crescita, dopo due successi in campionato: "Noi dobbiamo puntare a dare continuità alle nostre prestazioni. Voglio vedere la stessa voglia di fare la partita. Conta il risultato, ma soprattutto giocare da Lazio per centrare la vittoria e per andare avanti in una competizione a cui teniamo molto". Mancano ancora Klose, de Vrij e Candreva: "Siamo abituati a queste assenze, ma ho un organico completo per fare altre scelte. Dopo la sosta avrò l'imbarazzo, me lo auguro". In porta torna Berisha: "Si, gioca lui". Ancora panchina per Morrison, probabilmente: "Si sta allenando bene, arriverà il suo momento".  Ora tocca ancora a Felipe, rinato insieme alla Lazio. Lui è il cocco di Pioli: "Felipe è un ragazzo giovane e una brava persona. Gioca divertendosi e deve continuare sul percorso che ha iniziato".

 

FELIPE ANDERSON IN CONFERENZA

ROMA - Prende la parola proprio il brasiliano esplosivo: "All'inizio ho fatto un po' di fatica perché sono arrivato dopo il resto del gruppo. Col lavoro e col ritmo partita sto rimettendomi in forma. Piano piano starò ancora meglio". Non è ancora al 100%: "Sono giovane, ho imparato tanto l'anno scorso, adesso col gol ho ritrovato fiducia e sono contento. Ho più serenità per provare le giocate più difficili. Ma devo continuare ad aiutare la squadra. Ogni gara e allenamento migliorerò ancora. Mi manca solo riuscire a fare sempre la scelta giusta al momento giusto".

L'ABBRACCIO - Dicevamo, Felipe ha abbracciato Pioli dopo la meraviglia col Genoa: "Mi sono ricordato di Napoli quando ero in difficoltà e il mister mi aveva dato la forza per reagire. La rete era una gioia immensa per me e io sono andato a ringraziarlo per aver avuto fiducia in me". E' più facile per  lui giocare con una punta davanti: "Sì, è meglio. Ma anche Keita ha imparato a essere un punto di riferimento in attacco. E' più veloce, ma non cambia molto per me con lui o Klose o Djordjevic o Matri". Andershow must go on in Europa: "Non sento la pressione perché non mi sento il miglior giocatore. Quando ho fatto bene era perché la squadra faceva benissimo. Sono importante per i miei compagni, ma sono un giocatore uguale agli altri. Devo correre e lavorare per la Lazio. Tutti abbiamo le stesse responsabilità".

CRITICHE - Troppe critiche son piovute su Felipe in quest'avvio singhiozzante: "Nel calcio è normale quando le cose non girano. All'inizio nessuno è contento, però se non faccio bene, devo aspettarmi le critiche". La serie A ormai lo conosce, le aspettative sul brasiliano sono immense: "E' vero, gli avversari mi studiano e conoscono, è più difficile far bene. Per questo devo passare più la palla o puntare, a seconda della situazione. L'anno scorso ho fatto bene, ma è passato. Adesso devo crescere ancora, non sono uno che s'accontenta". Gli obiettivi di Anderson: "C'è sempre emozione nel giocare in Europa. Vogliamo arrivare lontano sia in questa competizione sia in campionato".