ROMA - L'"ennesimo comunicato", stavolta però con una richiesta esplicita nei confronti della società giallorossa: "Dimostrate che non volete cancellare per sempre la parola passione da quello che è da sempre il fulcro del tifo della Roma: la Curva Sud". Nella giornata in cui l'altra sponda del Tevere (la Curva Nord) ha annunciato - via radio - di non presenziare al derby dell'8 novembre, gli ultras delle due squadre capitoline continuano a manifestare il proprio dissenso per le decisioni assunte dal Prefetto Gabrielli sulla divisione dei settori popolari e le relative sanzioni (economiche e legali) che ne sono derivate. L'ultimo messaggio inoltrato dalla tifoseria romanista più accesa - ultimo "in caso di mancata presa di posizione nei confronti della società" - sembra infatti una richiesta di maggior sostegno, da parte della dirigenza di Trigoria: "Non accetteremo mai la situazione attuale - si legge sul comunicato - Non possiamo stare immobili davanti ad una società che non tutela i propri tifosi. Siamo quello che siamo, pieni di difetti, ma di sicuro non collusi". E in modo simile, anche i laziali hanno preso le distanze, annunciando che la Curva Nord resterà vuota in occasione della stracittadina del girone d'andata: "Pensiamo sia la cosa più giusta per dimostrare il grave danno perpetrato ai tifosi della Lazio".
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COMUNICATO UFFICIALE – Anche i tifosi della Roma avvertono la società. Mai successo prima: si va verso un derby senza curve
Nonostante la Roma abbia esplicitamente fatto comprendere la propria posizione, in più occasioni, recriminando l'impossibilità di disporre del prezioso sostegno della propria tifoseria e specificando il non coinvolgimento diretto nell'assunzione delle decisioni per la gestione dell'Olimpico, tale giustificazione sembra non essere sufficiente agli ultras romanisti che, anzi, replicano così, a mo' di ultimatum: "Ora sta a voi, società e chiunque sia complice o artefice di questo scempio, dimostrare a tutti la vostra buona fede. Insulti, diffide, multe, biglietti, vetri divisori, rimborsi mancati e bugie varie... ora basta". E poi - riporta Repubblica.it - la chiosa: "Nessuno può comprarci perché noi non siamo in vendita. Collusi e complici mai". Se la situazione non dovesse cambiare, la possibilità di assistere ad un derby - storicamente acceso come quello della capitale - con le curve vuote, diventerà realtà: una realtà che porterà a riflettere anche i due club, preoccupati dello scollamento che si avverte, ogni giorno di più, con le relative tifoserie.
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