notizie

TOTOALLENATORE – Il problema di Prandelli è il lungo staff, riprende quota Guidolin

ROMA – Nessun big vuol sedersi su questa panchina bollente. Mazzarri rifiuta, Prandelli non viene senza il suo lungo staff, Lippi si defila con classe: «Da quando ho detto che voglio rifare calcio, mi accostano ad ogni squadra in...

redazionecittaceleste

ROMA - Nessun big vuol sedersi su questa panchina bollente. Mazzarri rifiuta, Prandelli non viene senza il suo lungo staff, Lippi si defila con classe: «Da quando ho detto che voglio rifare calcio, mi accostano ad ogni squadra in difficoltà - spiega l’ex ct della nazionale italiana a Rai Radio 2 - ma è giusto che alla Lazio rimanga Pioli. Lo stimo tantissimo, deve solo risolvere alcuni problemi. Con un po’ di serenità e coraggio, la squadra tornerà quella dell’anno scorso». E in effetti ci riprova per la terza, e forse ultima volta, Stefano da Parma. In ritiro a Formello, con un estremo moto d’orgoglio, di prima mattina Pioli schiera i suoi uomini a cerchio e invoca il loro aiuto: «Cerchiamo una soluzione insieme per uscire da questa crisi. Dobbiamo fare più movimento». Tutti devono correre e remare più forte dalla stessa parte. Anche la società ci prova, almeno di facciata: nel pomeriggio Lotito piomba nel centro sportivo per monitorare la situazione. Sono frangenti delicati, con le consultazioni cautelative che proseguono in segreto nel caso in cui le cose dovessero precipitare: Brocchi è il salvagente in pole per traghettare la Lazio verso lidi sicuri sino a fine stagione. Ora spunta pure Bruno Giordano insieme a Bollini e Inzaghi, fra le altre alternative da sei mesi. I quattro “lazialotti” fremono per togliere il posto a Pioli e poter cogliere la loro insperata chance, - scrive l'edizione odierna de IlMessaggero - ma nessuno offre precise garanzie a Lotito. Che, per questo, spera che l’attuale allenatore possa risollevare le proprie sorti e quelle della Lazio prima di Natale. Altrimenti niente panettone sotto l’albero.  Ovviamente la sfida di dopodomani col Saint-Etienne (sedicesimi già in tasca, Keita - squalificato 4 giornate - salterà andata e ritorno) non conta nulla, nel posticipo con la Samp si deciderà il destino della panchina. Per la quale continuano a non convincere le piste estere Yakin e Lucien Favre. Prende invece sempre più quota l’esperto Guidolin. Che, ironia del destino, strappò due volte la Champions alla Lazio.

Cittaceleste.it