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Extra Lazio – Messi spiega i motivi del suo addio al Barcellona

Lionel Messi

Dopo vent’anni di onorata carriera passata con le maglie del Barcellona, dalle giovanili fino alla prima squadra, Lionel Messi ha dovuto, ma forse anche un po’ voluto vista la situazione precaria dei blaugrana, dire addio a quella che...

redazionecittaceleste

Dopo vent'anni di onorata carriera passata con le maglie del Barcellona, dalle giovanili fino alla prima squadra, Lionel Messi ha dovuto, ma forse anche un po' voluto vista la situazione precaria dei blaugrana, dire addio a quella che era e che sarà anche in futuro casa sua. In questo lasso di tempo il calciatore argentino è stato in grado di vincere qualsiasi tipo di competizione, a livello di club ma anche individuale. Basti pensare che nel suo palmares risultano ben sei palloni d'oro: il primo vinto nel 2009 e l'ultimo nel 2019. Insomma, questo decennio e forse qualcosa in più è stato sicuramente sotto il segno del numero dieci, per molti, più forte di tutti i tempi. Ora, però, per il classe 1987 è tempo di una nuova avventura. Quel ragazzo nato a Rosario, in Argentina, e un tempo considerato troppo gracile per giocare a calcio, ora vuole scrivere anche la storia del Paris Saint Germain. Secondo diverse fonti, infatti, il futuro di Leo potrebbe essere in Ligue 1. Nel frattempo Messi ha partecipato alla conferenza stampa di addio dove ha provato a spiegare i motivi di questa storica separazione:

 Correa e Messi

Sull'addio al Barcellona

"Questo è il momento più difficile della mia carriera. Il Barcellona, come dice anche Laporta, è uno dei club migliori al mondo. I tifosi, tuttavia, si abitueranno alla mia assenza, anche se non sarà facile. In rosa ci sono molti giocatori capaci di far andare bene le cose. Dopo aver cenato e parlato con Laporte delle elezione, ero sicuro che sarei rimasto al club. Invece è successo quello che tutti sappiamo. In me non c'è mai stata la volontà di andare via, ma evidentemente era così che doveva andare".

Sul presidente della Liga

"L'unica cosa che posso dire su Tebas, il presidente della Liga, è che ci sono delle regole e in quanto tali vanno rispettate. Per il resto non ho altro da aggiungere. Quando ci siamo incontrati abbiamo sempre dato vita a conversazioni cordiali. Tra me e lui non c'è nessun problema".