Calciomercato | Inter–Lookman, ore caldissime: cosa sta succedendo
—Aggiornato: 9 agosto 2025
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Aggiornato: 9 agosto 2025
In breve
Lookman spinge per l’uscita: caso aperto con l’Atalanta.
Inter pronta al rilancio: obiettivo chiudere vicino ai 50 milioni.
Dea rigida su prezzo e destinazione: preferenza all’estero, salvo offerta “irrinunciabile”.
Biasin: lo strappo pesa, ma la trattativa resta viva.
Il nome è sempre lo stesso, e brucia. Ademola Lookman. L’esterno nigeriano ha forzato la mano nelle ultime ore e il dossier si è infiammato. L’Inter resta sul giocatore, convinta che sia il profilo giusto per aggiungere strappi, gol e imprevedibilità. Il problema è l’Atalanta: non fa sconti, non apre facilmente alla cessione in Serie A e difende una valutazione alta.
Messaggio chiaro: per Lookman servono circa 50 milioni. La società bergamasca tutela il proprio asset tecnico ed economico e – a parità di condizioni – preferisce trattare con l’estero. Tradotto: l’unico modo per convincere la Dea è un’offerta a prova di dubbio, strutturata e senza zone grigie.
Marotta e Ausilio hanno già spinto il dossier. Dopo proposte crescenti, l’Inter prepara un rilancio che può toccare la soglia richiesta. L’idea è colmare il gap con bonus mirati e garanzie sui tempi, per evitare inserimenti inglesi. Chivu spinge: lo vorrebbe subito, per alzare il livello dell’attacco.
Il quadro ricostruito da Fabrizio Biasin è netto: quando un giocatore forza, restano segni. Ma non è un punto di non ritorno. Se arriva la proposta giusta, le parti possono convergere. Il resto – promesse, nervi, rumor – finisce sullo sfondo davanti ai numeri.
Inter: acquisto pesante, ma coerente con ambizioni e calendario. Profilo pronto, impatto immediato.
Atalanta: principio e valore. Se cede, lo fa alle sue condizioni.
Lookman: o l’uscita ora – a cifre top – o un rientro da ricomporre con provvedimenti alle spalle.
Rilancio formale dell’Inter verso quota 50: struttura fissa + bonus facilmente raggiungibili.
Linea disciplinare Atalanta finché il caso non si chiude: fermezza e niente passi falsi.
Disturbo estero: la concorrenza resta alla finestra; accelerare è cruciale.
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