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Lazio, il mercato diventa un obbligo: Lotito medita. E Sarri pretende…
Sarri non ha abbandonato la nave, ma pretende garanzie per gennaio e per il futuro. In casa Lazio c'è grande attesa per il il pronunciamento della nuova Commissione per i conti, al cui vaglio c'è la trimestrale biancoceleste chiusasi il 30 settembre. Lo sblocco parziale è certo, garantito in estate con le cessioni di Tchaouna(Burnley) e Casale(Bologna). Difficile ma non impossibile quello totale. Lotito medita, ha utilizzato la carta di un vecchio credito dei diritti Tv, forse insieme allo sponsor Air Italy, nella trimestrale. Ma non è detto funzionerà.
Il patron biancoceleste non millanta questa ipotesi, sia perché non vuole sbilanciarsi pubblicamente ma soprattutto perché quest'eventualità darebbe a Sarri, già provato dai primi mesi molto intensi del suo ritorno, ancor più motivi per spingere sul fronte del mercato. Verso giugno c'è il rischio di un nuovo blocco totale, da scongiurare il prima possibile: l'idea è quella di lavorare con la formula dei prestiti con obbligo di pagamento dilazionato per evitare di incappare in nuove problematiche. Sarri, come già detto, pretende garanzie: almeno due o tre colpi, tra cui un difensore, una mezzala e un attaccante. Il pallino resta Lorenzo Insigne, ma bisognerà attendere fine novembre.
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