di Giulia Benedetti
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Mercato Lazio, Corsi: “Pinamonti e Cutrone non si muovono. Lotito? Se…”
Il presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi ha spiegato la situazione di Pinamonti e Cutrone, due attaccanti accostati alla Lazio.
Sono ore intense in casa Lazio. Alle ore 20:00 di stasera chiuderà il mercato di gennaio. I biancocelesti non hanno ancora ufficializzato nessun colpo in entrata. Le richieste principali di Maurizio Sarri sono un difensore e un attaccante che possa sostituire Ciro Immobile quando il bomber biancoceleste è assente. L'indice di liquidità ha bloccato la Lazio, che si è dovuta occupare in primis delle uscite. Prossimo all'addio è Vedat Muriqi. Il kosovaro, mai protagonista nella sua avventura a Roma, è già atterrato in Spagna dove, presto, diventerà un nuovo giocatore del Maiorca. Si attende l'ufficialità, ma la formula dovrebbe essere quella del prestito oneroso fino a fine stagione con diritto di riscatto fissato a 12 milioni di euro.
La sua cessione libera il posto per l'arrivo di un nuovo attaccante. In queste settimane sono stati accostati tanti nomi ai biancocelesti, tra cui quelli di due attaccanti dell'Empoli, ovvero Andrea Pinamonti e PatrickCutrone. In mattinata, ha voluto fare chiarezza il presidente dei toscani Fabrizio Corsi, il quale è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare dei suoi due giocatori: "Cutrone e Pinamonti non si muovono: non ci vogliamo privare dei nostri titolari in attacco, dato che hanno giocato spesso insieme e altre volte si sono dati il cambio in campo. Certo, se Lotito si presentasse con un'offerta di 10 milioni, a quel punto ci potremmo sedere per iniziarne a parlare".
Corsi non ha chiuso definitivamente la porta in faccia al presidente biancoceleste Claudio Lotito, ma di tempo ce ne è veramente poco e difficilmente la Lazio affonderà il colpo per uno dei due attaccanti. Il presidente dell'Empoli, in precedenza, aveva blindato fino a fine stagione Nedim Bajrami e Fabiano Parisi, altri due giocatori che la Lazio stava seguendo. Il tempo stringe e le soluzioni per rinforzare il reparto offensivo per la società capitolina sembrano essere poche.
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