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Lazio, gli esuberi la chiave per far ripartire il mercato? La situazione

Fabiani
Gli esuberi rappresentano quella voce attraverso cui poter risolvere le problematiche legate al mercato in entrata della Lazio: il punto
Stefania Palminteri Redattore 

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Proseguono le mosse e le strategie messe in atto dalla Lazio al fine di poter intervenire con forza e decisione in questo calciomercato estivo. Da questo punto di vista, tra le varie opzioni a cui la dirigenza biancoceleste starebbe guardando, soprattutto per risolvere la complicata situazione economica nella quale è coinvolta, vi è anche quella legata al taglio degli esuberi.

Il compito assegnato al direttore sportivo biancoceleste Angelo Fabiani è chiaro in tal senso: è necessario ridurre numericamente la rosa, mossa a cui si accompagnerebbe anche quella di migliorare la situazione in cui si trovano le casse del club, facendola passare dai trenta attuali a una lista di 23 (di cui venti di movimento e tre portieri) concordata con Sarri. Nella prossima settimana la Lazio concluderà la cessione di Tchaouna al Burnley per circa 15 milioni, somma che permette di ricavare una soddisfacente plusvalenza rapportata agli 8.5 milioni di euro per lui spesi la scorsa estate.

Rappresenta però il primo passaggio da seguire al fine di provare a migliorare la situazione. Fabiani sarà infatti impegnato anche a provare a cedere Basic, Cancellieri, Fares, Kamenovic e altri giovani ex Primavera più facili da collocare. L'eventuale partenza di Cataldi, oppure di uno tra Hysaj e Lazzari, o eventuali offerte rivolte a Luca Pellegrini, rappresenterebbero sicuramente risparmi e/o incassi da poter utilizzare e impiegare per il mercato. Con cinque o sei cessioni, la Lazio potrebbe (qualora fosse valido soltanto il parametro Uefa) procedere con operazioni a "saldo zero".