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Mercato Lazio / Il fallimento parte dalla Champions: quanti errori nel 2020

Igli Tare

Nell'estate che avrebbe dovuto segnare il salto di qualità biancoceleste, l'operato del ds Tare ha portato a Formello una lunga serie di flop

redazionecittaceleste

Non capisco cosa stia succedendo a Tare. La Lazio non decolla, non c’è un’alternativa a Immobile. Mi stupisce il silenzio di Tare sul mercato. Eppure è un dirigente di grande livello”. Questo il pensiero telegrafico di Alessio Tacchinardi a Tuttomercatoweb sul ds biancoceleste e sull’andamento di questa finestra di mercato. La situazione, però, sembra prendere il via ben prima dell’ultima sessione. E, più precisamente, già nell’estate 2020. Quella, per intenderci, che avrebbe dovuto costruire la Lazio del ritorno in Champions League. Furono sette gli acquisti di quella sessione, a cui se ne aggiunse uno in inverno. Questo, ovviamente, escludendo i vari rientri dai prestiti. E fa riflettere, a distanza di un anno e mezzo, quale sia lo scenario attuale per ognuno di questi nomi.

Tare e Muriqi

Impossibile non partire da Vedat Muriqi. Arrivato per 19,8 milioni, il kosovaro - secondo acquisto più oneroso dell’era Lotito - ha messo insieme 1566 minuti e soltanto due goal. È pronto a passare al Maiorca, in prestito con diritto di riscatto, ma il fallimento dell’operazione è evidente. È andata malissimo anche con Fares, prelevato dalla Spal per 8 milioni. Ha collezionato un solo assist nella scorsa stagione, poi il prestito semestrale al Genoa e ora quello al Torino, dove si è subito infortunato gravemente. Altra operazione da dimenticare. A zero, poi, in estate arrivarono Escalante e Reina. Il primo ha giocato - senza stupire - con Inzaghi ma non ha convinto Sarri e ora è volato in prestito all’Alaves. Il secondo ha estromesso Strakosha dalla porta, prima di perdere nuovamente il posto. Oggi siede in panchina.

Ancora alla Lazio, poi, c’è Akpa-Akpro: arrivato - potenzialmente - per oltre 12 milioni di euro, rimarrà a Formello fino a giugno. Poi, salvo sorprese, cercherà fortuna altrove. Non sono andate bene le esperienze - in prestito con diritto di riscatto - di Andreas Pereira e Hoedt. Il primo oggi gioca al Flamengo, il secondo all’Anderlecht. In inverno, poi, a parametro zero arrivò Musacchio. Ennesimo flop, oggi è svincolato. Degli otto acquisti, insomma, solo due sono ancora a Formello e nessuno ha un ruolo da protagonista all’interno della squadra. Il mercato nell’anno della Champions - quello che avrebbe dovuto testimoniare il salto di qualità - è stato totalmente fallimentare. Scenario differente, ma non troppo lontano nel giudizio, da quello attuale. Non resta che sperare che queste ultime ore possano cambiare le carte in tavola.