Pellegrini e Sanabria continuano a essere due dei nomi più caldi accostati alla Lazio. Potrebbe arrivare uno dei due così come nessuno, difficilmente entrambi. Terzino e vice Immobile, le due grandi lacune rimaste da colmare per consegnare realmente a Sarri una squadra completa. Entrambi sperano nella Lazio, ma lo fanno in modo diverso. Sanabria sarebbe stato sondato come soluzione per l'attacco e probabilmente finirà sul mercato se il Torino riuscirà a trovare l'accordo per Shomurodov con la Roma. Diversa la situazione legata a Pellegrini, offerto a Lotito e per il cui arrivo il patron acconsentirebbe a patto che esca Fares. Per quanto Lotito tranquillizzi, a oggi, la Lazio ha ancora l'indice di liquidità bloccato e la sensazione è che, come spesso accaduto, il mercato della Lazio potrebbe decidersi negli ultimi giorni utili.
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Mercato Lazio, Pellegrini e Sanabria aspettano ma a condizioni diverse
Sanabria
—Sanabria è stato rilanciato negli ultimi giorni da Juric, complice anche l'ennesimo infortunio dello sfortunato Pellegri. Tornato titolare contro la Salernitana ha trovato subito la via del gol e anche ieri è sceso in campo dal primo minuto nell'impresa granata della notte di San Siro. Il nome del paraguaiano è stato accostato alla Lazio anche in estate prima dell'arrivo di Cancellieri. Ha un ingaggio da circa 1,5 milioni di euro a stagione (Fares ne percepisce 1,2). Considerando il risparmio dello stipendio di Kamenvic (300 mila euro) l'operazione potrebbe essere fattibile ma l'ultima parola spetterà comunque a Lotito.
Pellegrini
—Diversa la situazione di Pellegrini - 3 milioni a stagione di ingaggio - ma con l'Eintracht che paga metà stipendio e la restante metà coperta dalla Juventus fino a giugno. Lotito sarebbe allettato dall'operazione visto anche che Pellegrini è rappresentato dagli stessi manager che seguono Fares. Quest'ultimi avrebbero avanzato la possibilità di realizzare una doppia operazione in entrata e in uscita. Quella legata a Pellegrini rappresenta dunque l'operazione più concretizzabile. I problemi si legano al fatto che si ragiona su un prestito fino al 2024 e dunque sullo stipendio da coprire per la prossima stagione. Il terzino è disposto anche ad abbassare le sue richieste, ma ci sarebbe poi la questione legata al prezzo da fissare per l'eventuale riscatto. Il terzino romano, nel contesto dell'operazione che portò Spinazzola alla Roma, era stato valutato 22 milioni. Non è un'operazione impossibile ma di certo non poco costosa e prima comunque c'è Fares da piazzare.
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