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Lazio, da pilastro a desaparecido: ora Guendouzi non è più intoccabile

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Il rendimento del francese è crollato rispetto alle scorse stagioni e ora la squadra biancoceleste potrebbe anche sacrificarlo sul mercato
Michele Cerrotta

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Strano come cambiano destino e prospettive nel giro di pochi mesi. Per informazioni chiedere a Matteo Guendouzi, da pilastro della Lazio a desaparecido. Intoccabile con Sarri nel 2023/24 nel 4-3-3, quasi a livelli da top europeo con Baroni nel 4-2-3-1 e poi più nervoso che efficace ancora con Sarri in questo avvio di stagione. Non è questione di modulo, né di allenatore (escludendo la parentesi Tudor) ma di responsabilità. Il francese nelle scorse stagioni non aveva compiti offensivi, destinati prima a Luis Alberto e poi al poker d’assi in avanti. Ora, complice un mercato bloccato, la Lazio deve affidarsi anche al francese, che invece di esaltarsi si è affossato fino a perdere addirittura la nazionale a pochi mesi dal Mondiale.

Cinque gol, tra tutte le competizioni, è il massimo a cui Guendouzi è arrivato in carriera. Impensabile per la Lazio dover fare affidamento sulle doti offensive del francese, come dimostrano - al netto dell’unico centro stagionale - i tanti errori in zona gol. Sta di fatto che errori e nervosismo - un rosso inutile e tre ammonizioni - hanno provocato un inevitabile crollo del valore rispetto ai 50 milioni della clausola sul contratto. Oggi il cartellino dell’ex OM si aggira sui 25-30 milioni, ma la Lazio potrebbe anche prendere in considerazione offerte al ribasso vista la necessità di mettere a bilancio plusvalenze. Per questo i possibili interessamenti da Newcastle e Aston Villa in Premier League, oltre a quello rilanciato dalla Francia da parte dell’Inter, potrebbero essere accolti diversamente a Formello. Dove, però, rimarrebbe il nodo del sostituto: da Zielinski a Frattesi fino a Mainoo, tutti i preferiti di Sarri sono inarrivabili.