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—Anche il presidente del Pordenone, Mauro Lovisa, è positivo al Coronavirus: l'ha reso noto lo stesso numero uno friulano con un comunicato sul sito della sua società. Ecco il comunicato:
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Anche il presidente del Pordenone, Mauro Lovisa, è positivo al Coronavirus: l'ha reso noto lo stesso numero uno friulano con un comunicato sul sito della sua società. Ecco il comunicato:
“Vista l’ondata di messaggi di queste ore dopo la diffusione della notizia della mia positività al Covid-19 ci tengo a intervenire ufficialmente. In primis per ringraziare tutti coloro che si sono interessati al mio stato di salute con un sms o una telefonata. Segno di affetto e vicinanza, che sono sentimenti mai scontati. Da questo canale rispondo così a tutti: sì, sto lottando anche io contro questo maledetto virus, ora sto meglio ma non sono ancora guarito, come invece erroneamente riportato oggi su un quotidiano al pari di altre ricostruzioni prive di ogni fondamento. La prossima settimana mi sottoporrò a un nuovo tampone, con l’auspicio di chiudere definitivamente questo spiacevole periodo.
Un periodo “personale” e che avrei voluto tenere per me, ma così purtroppo non è stato. Silenzio e riservatezza di fronte a questi accadimenti dovrebbero prevalere sempre, al di là di quanto una persona sia conosciuta. Ho trascorso, come tanti, settimane non felici ma con disturbi sopportabili, di isolamento in casa seguendo tutte le prescrizioni mediche, in primis a tutela della salute della mia famiglia. Nulla in confronto a chi è stato ben più male di me. In questo momento il mio pensiero va a chi ha perso una persona cara, a chi sta soffrendo e a chi sta lottando in prima linea: medici, infermieri e volontari. Loro sono i nostri più grandi difensori. E andranno sempre ringraziati.
Colgo l’occasione per fare gli auguri di buona Pasqua a tutti, in particolare ai nostri tifosi. Auguri che in questi giorni, grazie alla tecnologia, sono riuscito a fare in videoconferenza ai ragazzi del nostro Settore Giovanile. È stato bello ed emozionante ascoltarli e sentire le loro esperienze. La salute, la famiglia e i giovani saranno i cardini della ripartenza, che coinvolgerà anche il nostro amato pallone“.
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