ROMA - Continuano gli appuntamenti in diretta con i calciatori biancocelesti. Dopo Patric, anche Francesco Acerbi ha parlato a Lazio Style Radio. Ecco come si è espresso.
gazzanet
Acerbi: “Perché i parchi sì e i centri sportivi no? Noi calciatori chiediamo questo”
Le dichiarazioni del difensore della Lazio, Francesco Acerbi
Cosa ne pensi delle polemiche post Dpcm?
"Io innanzitutto voglio dire che sono un calciatore. Cerco di far bene in partita e in allenamento e non voglio far polemica. L'unica cosa che non mi quadra e parlo per tutti i calciatori, è che si può andare a correre nel parco, ma a noi è vietato di andare in un centro sportivo dove ci sarebbe una maggiore distanza di sicurezza. A Formello abbiamo oltre quattro campi e spogliatoi e le regole sarebbero rispettate. Tutto ciò non quadra un po' a tutti i calciatori".
Sulla sicurezza...
"Siccome si parla di sicurezza e molto più sicuro di un parco. Poi è normale che se il Governo dice di non poter andare a correre al centro sportivo noi ci arrangiamo come fatto finora. Ma dal momento che si può andare a correre nei parchi, non vedo perché noi calciatori professionisti non possiamo andare nel centro sportivo. Per noi è importante metterci gli scarpini. In più ci alleneremmo tutti separati e in orari diversi. Su questo punto ci siamo un po' sbalorditi, siamo rimasti veramente perplessi e parlo per tutti i giocatori e gli sportivi".
Leone in gabbia...
"Noi siamo abituati a muoverci. Il nostro lavoro, e ovviamente passione, ci abitua a stare sempre in movimento, alla competizione, all'adrenalina e agli obbiettivi. Ovviamente stando a casa ti senti in gabbia. Ora ci sarebbe la possibilità di andare ad allenarci nei centri sportivi rispettando le regole, e invece vengono aperti solo i parchi, non capisco...".
E continua...
"Tutto ciò non è creare polemica. È capire perché i parchi sì e i centri sportivi no che in realtà sono molto più sicuri. Noi cerchiamo questa risposta. Se poi questa risposta sarà adeguata noi la accetteremo. Eppure non ci è stata data alcuna risposta adeguata, non c'è proprio stata, e tutti noi calciatori la vorremmo. Noi stiamo solo dicendo di andare nel nostro centro che è ancora più sicuro, ovviamente non a gruppi".
Su Formello...
"Ci si può allenare dalle 9 alle 18. Possiamo fare uno a campo in tutto questo tempo visto che fortunatamente qui a Formello abbiamo un centro sportivo veramente grande. Mezzora per uno significa che neanche ci vedremmo con i compagni. Non vedo cosa c'è di negativo. Per questo tutti noi sportivi e calciatori cerchiamo una risposta, mi sembra legittimo. Capisco che viene prima la salute e serve rispetto per i morti che il Coronavirus ha causato. Però non si possono fare le cose a metà, quindi la domanda è chiara: perché i parchi sì e i centri sportivi no. Non capisco veramente dove sia il problema".
Sul sistema calcio...
"Il calcio è un'industria importante oltre ad essere lo sport più amato. Ovvio che ci sia più voglia di riprendere, anche perché è fondamentale per l'economia nazionale. Tutti noi vogliamo ricominciare col rispetto delle regole e dei morti che ci sono stati finora. Giusto anche il pensiero di chi è contrario, che magari ha perso qualcuno, ma il calcio è così importante che si cercano di allungare i tempi pur di portare a termine la stagione. Adesso però diventa dura, perché ripartendo dal 18 con le sedute individuali poi non ci sarebbe tempo per concludere i campionati a pieno. Ricominciare poi un campionato tre settimane dopo la fine di un altro sarebbe pesante anche a livello psicologico oltre che fisico. Ovviamente lo faremo se servirà, ma non sarà affatto facile".
Un messaggio per chi soffre...
"Nella vita ci sono sempre due strade, una giusta e una sbagliata. Quella giusta è la più pericolosa perché all'inizio prevede tanti ostacoli, ma una volta superati sarà tutto più bello. Quella sbagliata all'inizio è semplice, ma alla fine si rimarrà chiusi. Il mio consiglio è quello di seguire sempre la strada giusta, non deprimersi, guardare sempre il lato positivo ed essere forte, perché dopo la tempesta c'è sempre il sereno".
© RIPRODUZIONE RISERVATA