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Brescia, Tonali: “Ero a San Siro quando Kakà segnò alla Lazio”

Il centrocampista classe 2000 del Brescia, Sandro Tonali, ha parlato del proprio futuro e delle ipotesi aperte dopo la promozione delle rondinelle in A

redazionecittaceleste

ROMA - Il centrocampista classe 2000 del Brescia, Sandro Tonali, ha parlato del proprio futuro e delle ipotesi aperte dopo la promozione delle Rondinelle in A. Ha raccontato tutto in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.

Queste le sue parole: "Il mio sogno? Vivere di calcio. Mi diverto e sgobbo volentieri, ma so che non posso sbagliare: non ho un piano B... La promozione in Serie A è stata l'emozione più grande della mia vita dopo la convocazione in Nazionale". Futuro? "Sia quel che sia, deciderò insieme al mio presidente. Cellino è bravo, sa qual è la soluzione migliore per il mio futuro. Resto volentieri, magari divento la bandiera del Brescia". Preferenze tra Inter, Juve, Milan e Roma? "A me interessa solo giocare". All'estero? "Tutto è possibile, ma in Italia si gioca il calcio che mi piace. Mio padre è milanista, mentre mia madre e mio zio sono interisti. Da bambino impazzivo per i colori rossoneri e il mio idolo era Gattuso, ero a San Siro al gol di Kakà con la Lazio e ho visto la rete di Seedorf al Chievo". Io il nuovo Pirlo? "Non ci penso. Io sono un mediano, gioco per la squadra. La regia è un altro ruolo. In Italia Verratti ha il tocco e l'esperienza al top, ma spicca anche Sensi. Non ho la loro tecnica: sono realista, non modesto. Gerrard è il regista dinamico, Modric è unico per lo stile. Io resto coi piedi per terra: so che devo lavorare tanto e fatico per irrobustirmi, ma nei contrasti me la cavo".

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