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Caputo: “Difficile giocare col silenzio intorno, ma finalmente si riparte”

Notizie Lazio - Caputo

Le parole dell'attaccante del Sassuolo, Ciccio Caputo

redazionecittaceleste

ROMA - L'ultimo gol della Serie A è stato siglato da Ciccio Caputo. Suo il timbro del 3-0 contro il Brescia quel 9 marzo, primo giorno di lockdown in Italia. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, ecco come si è espresso il bomber del Sassuolo: "Non pensavo che sarebbe durata così a lungo. Trovai quel foglio nello spogliatoio, il pennarello rosso e via: fu una cosa istintiva, in linea con il mio carattere".

Caputo, più assordante il tifo allo Stadium e a San Siro o il silenzio al Mapei quando con il suo Sassuolo sconfisse il Brescia?

"Il silenzio. Era surreale, non mi era mai capitata una cosa del genere. Sembrava un’amichevole, anzi un allenamento. Non è facile giocare in quella atmosfera".

Qual è la differenza principale tra porte aperte e chiuse?

"Le parole. Senti quelle degli avversari, anche del loro allenatore. E naturalmente vale il contrario. A porte chiuse devi fare uno sforzo maggiore per concentrarti sulla partita: il pubblico ti aiuta a calarti nella sfida con la testa giusta. E un boato, un brusio, un’improvvisa reazione della gente possono pure essere preziose aggiungendo qualcosa alla tua visione della partita. Anche i punti di riferimento nello stadio di casa sono leggermente diversi se non ci sono i tifosi: è proprio un’altra cosa".

A proposito di parole, se ne usano di meno?

"In campo non ci pensi, l’istinto prevale, ma poi ti chiedi se sia il caso di stare attenti. Con gli arbitri soprattutto: io cerco sempre di essere educato e rispettoso, ma bisognerà evitare ogni tipo di protesta".

La sua doppietta ha mandato la A in quarantena. Contro l’Atalanta come pensa di ripartire?

"Mi sto allenando alla grande, lo dico con sincerità. Abbiamo una voglia incredibile di giocare. Inizia un mini-campionato nel quale cercheremo di mettere in difficoltà tutti".

Come sono stati i primi allenamenti dopo lo stop?

"Duri, perché lavorare a casa non è come farlo in campo. I ritmi sono diversi. Con il Sassuolo siamo andati con gradualità".

Aumentano le sostituzioni: una brutta notizia per gli attaccanti...

"Ahahahah... Infatti io sono contrario ai cinque cambi, ma capisco che possano essere utili per prevenire gli infortuni. Uno stop di una certa gravità ti farebbe chiudere la stagione, quindi bisogna stare attenti. Secondo me il vero pericolo è il caldo, ma ce la faremo con gli allenamenti giusti, il recupero giusto, l’alimentazione giusta, la vita giusta. Però io continuerò ad arrabbiarmi anche se dovrò uscire a due minuti dalla fine...".

L’obiettivo sono sempre i 20 gol e la cena con Del Piero?