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Difesa Lazio, emergenza assoluta: pure Radu verso il forfait

Per il rumeno si teme lo stiramento al flessore. Bastos in rampa di rilancio

redazionecittaceleste

ROMA - Al primo vero esame emerge il punto debole. La Lazio viene travolta dall’Atalanta sulle proprie carenze. E’ vero, il 4 a 1 orobico è bugiardo alla luce del gioco biancoceleste, ma sono proprio gli episodi a fare la differenza in un big match. Anche perché l’Atalanta non colpisce in contropiede, ma a difesa schierata sulle linee. E’ questo che più deve preoccupare. Oggi Inzaghi analizzerà gli errori con tutto il gruppo, ma ha davvero poco tempo per rimediare. Non gli sono andati giù rinvii sbagliati, diagonali alla rinfusa né uscite superficiali dall’area di rigore. E’ un horror il primo centro incassato da Gosens: Lazzari lascia crossare Gomez, Acerbi molla al centro il marcatore, Marusic si fa travolgere dalla sponda di Hateboer. Il montenegrino abbandona tutto solo quest’ultimo in occasione della seconda rete. Sulla terza e la quarta ci sono le magie di Gomez, ma anche le lacune di Patric, Acerbi e Radu, ultimo trio reduce titolare. Dopodomani pomeriggio la situazione potrebbe addirittura essere peggiore: Radu è uscito dal campo per un affaticamento muscolare, oggi farà gli esami, ma si teme uno stiramento al flessore. Contro l’Inter potrebbe giocare clamorosamente Bastos titolare, messo sino a qualche giorno fa ai margini della rosa per aver rifiutato in uscita (e in scadenza) ogni destinazione. Rischia d’essere l’unica soluzione. Rimane altrimenti solo il baby Armini disponibile. Luiz Felipe è alle prese ancora con la distorsione alla caviglia, Vavro con la pubalgia, il nuovo acquisto Hoedt in quarantena. L’emergenza è assoluta.

LISTA

Nessuna mano ancora dal mercato in difesa. Solo Fares dovrebbe essere inserito (successivamente Lulic) in lista. E questa è comunque una buona notizia. Perché, dopo Hateboer e Gosens, adesso la Lazio dovrà vedersela con due quinti altrettanto forti: Young e Hakimi nell’ultimo turno han fatto i matti. Cresce l’ansia, viste le prestazioni di Lazzari e Marusic, in mostra mercoledì solo coi loro difetti difensivi. La scarsa fisicità dei terzi centrali non mette nessuna pezza ai loro errori, figuriamoci se dovesse mancare uno dei più esperti. E non è più una novità ormai: Radu non riesce più a giocare più di due partite quando si scende in campo ogni tre giorni. Anche per questo Inzaghi invocava dietro altri rinforzi. Tare invece ha dichiarato chiusi i battenti, pure se qualcuno spera solo per camuffare le reali (rumors su Quieros e Mustafi) intenzioni.

MERCATO

Rimane l’impressione di un reparto arretrato più debole degli altri. E’ vero che un anno fa la stessa difesa era la migliore della Serie A, prima che il Coronavirus interrompesse i giochi. Ma i numeri cambiano quando la Lazio deve destreggiarsi in più competizioni (l’anno scorso in Europa League, ora in Champions) o scendere sul terreno con tempi (vedi dopo il lockdown e questa settimana) di recupero ristretti. In questo senso, è folle essere arrivati in questa situazione ai primi tre confronti. Il mercato andava chiuso prima, i nuovi acquisti dovevano integrarsi, al di là delle solite giustificazioni. Inzaghi giura che vedremo la vera Lazio dopo la sosta con tutti i suoi colpi. Eppure valgono come quelli d’aprile, questi punti. E non ci si poteva né doveva presentare con gli uomini contati a questi scontri diretti.

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