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Domani 26 maggio, Petkovic: “Felice di aver fatto la storia della Lazio”

Lazio Petkovic

Queste le parole dell'ex tecnico biancoceleste

redazionecittaceleste

ROMA - Vladimir Petkovic ha ben chiara l’immagine attuale del calcio italiano. “Qualcuno vuole approfittarsi della situazione, io invece credo che tutti debbano dare una mano per uscirne più puliti: non solo a livello economico, ma anche umano”. Ha vissuto il lockdown a Locarno, un cantone vicino Milano. L'attuale ct della Svizzera avrebbe dovuto affrontare l’Italia a Euro 2020, ora la prospettiva è ben diversa, come confessa a Repubblica:

Mister Petkovic che posizione ha sulla ripresa dei campionati?

Spero si possa ripartire con la massima tutela della salute. Il calcio non è solo una delle industrie più importanti al mondo, ma è anche una speranza per i cittadini. Un’eventuale ripresa dei campionati sarebbe un segnale per la gente che qualcosa si muove verso l’uscita dalla crisi. Il rischio zero non esiste”.

Molti però sono contrari.

“Bisogna capire che nulla sarà come prima, forse neanche il prossimo campionato, anche perché mancheranno i tifosi. Ognuno cerca di trarre il meglio da questa situazione, o per vincere il campionato o per non retrocedere. Ci sono persone che hanno un pensiero troppo tendenzioso e individualista, quando in un momento così si dovrebbe ragiornare per il bene collettivo”.

Lei è l’allenatore della Lazio che vinse la famosa finale di Coppa Italia contro la Roma il 26 maggio 2013. Molti tifosi biancocelesti avrebbero voluto rivederla a giugno all’Olimpico.

“Sono orgoglioso di far parte della lunga storia biancoeleste, spero che i tifosi stiano tutti bene. Mi fa piacere che si sia creato un ambiente positivo intorno alla Lazio, del resto la società ha fatto un bellissimo lavoro”.

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