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E’ una Lazio part-time: dura solo un tempo

Nella ripresa incredibile il calo di condizione dei singoli e della squadra biancoceleste

redazionecittaceleste

ROMA - E’ una Lazio part-time. Dura appena 45 minuti e poi si spegne. E’ vero, contro la Fiorentina contava solo vincere, ma il crollo fisico di Luis Alberto (ieri immortalatosi dentro la sua camera iperbarica personale) e compagni nella ripresa adesso diventa sempre più preoccupante. Se n’è accorto pure Inzaghi finalmente, tanto da rinunciare al consueto gioco arrembante biancoceleste. Stavolta in occasione dei cambi, gioca in difesa il mister. Toglie Caicedo e mette Akpa Akpro a centrocampo per correre. Fa lo stesso sulle fasce: addirittura Radu si ritrova esterno nei cinque col più difensivo Marusic riportato a destra per coprire le scorribande gigliate. In occasione di un corner, Simone urla a Hoedt di rimanere dietro per evitare quando successo sotto la Lanterna con Acerbi in contropiede. Fa tre punti, il timore. E stavolta Inzaghi ha ragione. Non è questo il momento di pensare al calcio champagne, bisogna per forza mettere delle pezze. La domanda però adesso è: c’è solo un blocco mentale legato alla mancanza di risultati e certezze oppure esiste una questione fisica e di condizione per la limitata preparazione? Sicuramente scendere in campo ogni tre giorni e non aver il tempo né di recuperare né di preparare le gare è un fattore. L’età media della Lazio (sopra i 30 anni) poi è importante, molti biancocelesti nella ripresa sembrano sempre più sulle gambe. E intanto, parlando del mercato della Lazio, arrivano grosse indiscrezioni: >>> "9 trattative possibili a gennaio!"<<<

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